Studenti occupano l’Università “L’Orientale”: “Alfredo Cospito libero. No al 41bis”

La sede de L'Orientale occupata dagli studenti per protestare in favore di Alfredo Cospito


Alcune decine di studentesse e studenti dell’Università di Napoli L’Orientale hanno occupato, oggi pomeriggio, la sede dell’ateneo di Palazzo Giusso esponendo uno striscione in favore di Alfredo Cospito. La decisione è giunta dopo un’assemblea studentesca organizzata dal Collettivo Autorganizzato Universitario Napoli, il quale ha fatto sapere tramite Facebook.

Occupata la sede de L’Orientale per protestare in favore di Alfredo Cospito

“Dopo una partecipata iniziativa pubblica a Palazzo Giusso, sede dell’Università “l’Orientale” di Napoli, gli studenti e le studentesse hanno deciso di occupare l’edificio per prendere posizione contro il 41bis in solidarietà con la lotta politica di Alfredo Cospito. ‘Questa occupazione si inserisce in una mobilitazione più ampia che stiamo vedendo in questo paese, non solo in solidarietà con lo sciopero della fame di Alfredo, ma anche contro la disumanità delle condizioni delle carceri italiane’ – afferma una studentessa. ‘Di fronte ad un governo di estrema destra ed incline alla repressione di ogni forma di dissenso’ – prosegue – ‘diventa sempre più importante prendere posizione, anche all’Università”.

Studenti contro il 41bis

Gli occupanti hanno manifestato il dissenso anche nei confronti del regime carcerario del 41bis, come scritto nel titolo che introduce il loro post. In Italia il dibattito su tale tematica è emerso proprio dopo il passaggio di Cospito al regime del 42bis, inflitto dopo presunti “numerosi messaggi che, durante lo stato di detenzione, ha inviato a destinatari all’esterno del sistema carcerario […] documenti destinati ai propri compagni anarchici, invitati esplicitamente a continuare la lotta contro il dominio, particolarmente con mezzi violenti ritenuti più efficaci”.

Il 41bis in Italia

Il 41bis è stato introdotto in Italia dopo le stragi che hanno ucciso i giudici Falcone e Borsellino. Si tratta di un regime solitamente inflitto a esponenti di spicco della criminalità organizzata, ma i destinatari possono essere anche altri soggetti colpevoli di reati molto gravi, come il terrorismo (è il caso di Alfredo Cospito), la tratta di persone e di schiavi, prostituzione minorile a altri.


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