Covid ed influenza, a Napoli pronto soccorso al limite: bloccati i ricoveri

Covid ed influenza a Napoli intasano i pronto soccorso


Covid ed influenza a Napoli rimettono in crisi il sistema ospedaliero: l’ASL NA 1 ha riattivato, nella giornata di ieri, 3 gennaio 2024, l’unità di crisi per evitare il collasso delle strutture sanitarie.

Napoli, Covid e influenza intasano i pronto soccorso

Come previsto dagli esperti, arriva in questi giorni di inizio anno il picco dei contagi da Covid e coincide con il periodo di massima diffusione dell’influenza stagionale. Un mix di fattori, unito al periodo festivo che è stato occasione di contatti, uscite e scambi di auguri, che ha favorito la diffusione virale e, di conseguenza, l’emergere di un maggior numero di casi patologici nei quali si è reso necessario un accesso al pronto soccorso.

Nei primi tre giorni dell’anno sono stati, secondo quanto riportato dall’ANSA, circa 1.500 gli accessi complessivi ai pronto soccorso dell’ospedale del Mare, dell’ospedale San Paolo e Vecchio Pellegrini. Un numero oltre la media che ha costretto l’ASL NA 1 ad insediare l’unità di crisi per favorire la gestione delle risorse e non mettere in crisi il sistema ospedaliero.

Si insedia l’unità di crisi, ecco i primi provvedimenti

Influenza e contagi da Covid hanno sovraccaricato le strutture – spiega il direttore generale Ciro Verdoliva all’ANSA – dobbiamo cercare di recuperare ogni posto disponibile per riportare la situazione sotto controllo“. La crisi ha interessato soprattutto le strutture di primo soccorso e, chiariscono dall’ASL, non è mai stata interrotta l’assistenza chirurgica d’urgenza. “La situazione è delicata – conclude Verdoliva – ma non bisogna creare allarmi”.

Il primo provvedimento dell’unità di crisi è stato quello di bloccare in tutti i presidi ospedalieri di propria competenza i ricoveri in regime programmato, fatta eccezione per le patologie oncologiche non differibili. Ulteriori misure, spiega l’Asl, sono “le dimissioni ad horas dei pazienti dimissibili, utilizzando il servizio aziendale gratuito per il trasporto a domicilio” e l’allocazione dei pazienti presenti in Pronto soccorso ed abbisognevoli di ricovero presso i posti letto liberi di ogni singola Unità operativa aziendale, ricorrendo anche all’utilizzo di posti tecnici aggiuntivi rispetto alla dotazione di posti letto ordinari“.

Ancora, è stato disposto di “valutare l’ottimale distribuzione del personale in tutte le unità operative favorendo – laddove possibile – il potenziamento della dotazione organica dei Pronto soccorso“. Dalle 21 di ieri 4 gennaio, sono poi stati attivati il Day Surgery dell’Ospedale del Mare e dell’ospedale Pellegrini quali strutture di degenza ordinaria temporanea recuperando così 42 posti letto. Ulteriore misura emanata dall’Unità di Crisi è stato il richiamo in servizio del personale in ‘pronta disponibilità’ necessario sia per attivare i posti letto aggiuntivi sia per incrementare – ove necessario – il personale delle Unità operative.

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