L’onda per la pace arriva a Napoli: “Tutti a casa”, contro la politica del riarmo
Mag 09, 2025 - Giuseppe Mennella
"Tutti a casa", in marcia contro la guerra - foto di Ottolina.tv
Napoli città di pace, ancora una volta: nel capoluogo partenopeo la prossima tappa del tour che apre le coscienze contro la “cultura della guerra” che svende l’Italia.
“Tutti a casa”: a Napoli un grido per la pace
Domenica 11 maggio, al Teatro Piccolo di Napoli, prenderà vita “Tutti a casa”, l’iniziativa promossa da OttolinaTV, canale YouTube che nasce dall’idea di Giuliano Marrucci, giornalista investigativo di lunga esperienza (nel suo curriculum, l’importante collaborazione con la squadra di Report).
L’evento si propone di scuotere le coscienze e chiamare a raccolta chi non accetta più il silenzio di fronte alla svendita dell’Italia. Un evento che vuole essere un grido collettivo contro coloro che, secondo i promotori, hanno tradito il Paese, svendendone pezzi di dignità e futuro.
“Non possiamo più permettere che pochi decidano per molti, che l’interesse di pochi schiacci la voce del popolo”, affermano gli organizzatori, lanciando un invito aperto a chiunque voglia prendere posizione, senza compromessi, senza più scuse. L’appuntamento è alle 16:00, un orario simbolico che segna l’inizio di una serata di confronto e denuncia, con interventi dal vivo e collegamenti diretti trasmessi da OttolinaTV.
“Negli ultimi 80 anni mai nessuna classe dirigente aveva fatto calcoli più sballati della nostra – comunicano gli organizzatori – Senza nessuna distinzione tra le due fazioni del Partito Unico della Guerra e degli Affari. Il piano di riarmo europeo deciso da Ursula von der Leyen per 800 miliardi di euro, che sospende il Patto di Stabilità per le spese in cannoni e munizioni dopo che ci hanno detto per vent’anni che non c’erano soldi per sanità, scuole e salari, è la dimostrazione più evidente che questa politica non ha più alcuna legittimità culturale, politica, democratica”.
Contro l’Italia svenduta
Al centro del dibattito ci saranno le politiche che, a detta dei promotori, hanno indebolito la sovranità italiana, svenduto settori strategici e ignorato le richieste di cambiamento che provengono dal basso. “Tutti a casa” non è solo uno slogan, ma una dichiarazione d’intenti: la volontà di liberarsi di chi ha sacrificato il Paese sull’altare degli interessi privati e delle politiche di compromesso.
OttolinaTV punta i riflettori su un evento che vuole scuotere le fondamenta di un sistema percepito come corrotto e inadeguato. “Chi ha svenduto l’Italia deve andare via”, recita il manifesto dell’iniziativa, che non si fermerà a Napoli, ma porterà questo messaggio tante altre città italiane ed in alcune lo ha già fatto con successo.
L’appuntamento è fissato. Il Teatro Piccolo di Napoli diventerà il palcoscenico di una rivolta pacifica ma determinata, un luogo in cui la voce del popolo tornerà ad avere spazio, lontano dai compromessi e dalle promesse disattese.