Incendio in un box a Torre del Greco, paura a via Cupa Ospedale: l’autobotte non ci passa

Incendio a Torre del Greco in via Cupa Ospedale


Un incendio scoppiato a Torre del Greco, in un garage di via Cupa Ospedale nei pressi di via Cesare Battisti, ha tenuto in apprensione i residenti nella giornata di ieri, domenica 3 settembre.

Incendio a Torre del Greco, difficoltà per i vigili del fuoco

Le fiamme sono scoppiate, stando a quanto riportato dal quotidiano Il Mattino, all’interno di un’area dove sono presenti diversi garage privati. Il rogo sembrerebbe essere divampato attorno alle 13.30 da un veicolo in sosta ma ha coinvolto in breve tempo anche il materiale plastico e cartaceo contenuto all’interno della rimessa.

Immediato l’intervento dei vigili del fuoco: l’incendio ha però tenuto impegnati i pompieri per diverse ore ed è stato possibile domarlo completamente solo verso le 17.00. A complicare il lavoro dei soccorritori, oltre alla difficoltà di individuare l’area dalla quale aveva origine il denso fumo nero che ha invaso la zona, anche la conformazione del quartiere al quale è possibile accedere soltanto da varchi stradali molto stretti.

Tre autobotti contromano, quartiere in gabbia

Una circostanza che ha costretto gli stessi vigili del fuoco a far bloccare temporaneamente la circolazione nell’area per poter accedere in via Cupa Ospedale entrando controsenso da via dei Naviganti con gli automezzi: per spegnere l’incendio è stato infatti necessario l’intervento di tre autobotti.

Una procedura che, con l’inevitabile trambusto e la folla di curiosi che si era formata, ha fatto crescere la paura e l’ansia per quanto stava accadendo. Il problema degli accessi all’area di via Cupa Ospedale è lamentato dai residenti da molto tempo e crea disagio anche in situazioni non emergenziali.

L’area, ai confini con Ercolano, subisce purtroppo un vizio di progettazione risalente ai decenni della speculazione edilizia: a dispetto dell’alta densità di popolazione che popola i palazzoni alle spalle di via Cesare Battisti, non esistono arterie stradali sufficienti alle necessità di chi ci abita. E così, in casi limite come quello di ieri, migliaia di persone sono come chiuse in gabbia: l’unica idea percorribile per risolvere il problema, secondo alcuni residenti, sarebbe l’esproprio per pubblica utilità di parte dei giardini attorno al rione per potervi realizzare un accesso più comodo.


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