A tutto Hamsik: “Io mai come Higuain, ma da giovane ho vacillato per…”


Marek Hamsik ha rilasciato una lunga intervista ai microfoni de “Il Corriere della Sera”, facendo il punto della situazione a venti giorni dall’inizio della nuova stagione. Tra avversarie, sensazioni e curiosità, il capitano azzurro ha svelato se stesso con la solita intelligenza e pacatezza. Ecco i passaggi più importanti:

Sul suo carattere e sugli obiettivi del Napoli: “Il mio approccio calmo può sembrare una debolezza, invece è la mia forza. Non bisogna mica urlare per dimostrare di avere personalità. Se ho fatto le fortune del Napoli? Bisogna prima vincere per dirlo. E questo può essere l’anno giusto. Da tempo giochiamo bene, tutti ci riconoscono qualità e organizzazione. Siamo un gruppo forte e stavolta, credo, possiamo farcela. Del resto, sono qui da così tanto tempo che non posso nascondermi: l’ambizione sarebbe quella di regalare lo scudetto a questi tifosi meravigliosi che mi hanno adottato”.

Sulle avversarie: “La Juventus ha perso Bonucci, un giocatore di grande personalità. Vogliamo approfittarne. Il Milan sta facendo un grande mercato, è giusto che provino a rilanciarsi. Ma per me resta la Juventus la squadra da battere. Il gruppo, la conoscenza tra calciatori sono sempre un valore aggiunto. Milan, Inter o Roma? Sono tutte competitive. D’istinto dico l’Inter, ha preso Spalletti che è un grande allenatore e ha fatto bene ovunque. Mi aspetto molto. Bisogna vedere quanto tempo poi impiegherà la nuova Roma di Di Francesco”.

Sul suo no a Milan e Juve: “A Napoli sono sempre stato bene, perché andare via? Mi sono sempre sentito importante per questa squadra e ho scelto di continuare a esserlo. Alla fine chi è andato via poi si è sempre pentito. Qualche titubanza l’ho avuta per il Milan, ma ero anche più giovane. Alla Juve non ho mai realmente pensato”.

Perché? “Ma ha visto cosa è successo per il Pipita? Il calcio è così, nessuno perdona se passi con la rivale storica. Certe scelte andrebbero rispettate, ma capisco l’amore dei tifosi e non gli avrei fatto questo torto”.

Io bandiera del Napoli? “Beh, è la mia seconda casa. Sono orgoglioso di questa piazza, di essere un idolo per i tifosi”.

Su De Laurentiis: De Laurentiis non è una persona facile, ma chi lo è? Gli riconosco capacità imprenditoriali, ha idee e vorrebbe fare sempre tante cose. È una persona di cuore e mi ha sempre accontentato”.

Il giocatore più forte di questo Napoli: “Siamo una buona squadra, ma credo che Lorenzo Insigne abbia qualità impressionanti. È cresciuto, ha imparato anche a difendere. Dovrà continuare così”.


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