VIDEO/ DeLa: “Il mio Napoli è un miracolo in una città dove non funziona niente”
Dic 13, 2017 - Redazione Sportiva
Ieri il Patron azzurro, Aurelio De Laurentiis, ha presieduto alla prima del suo film Super Vacanze di Natale, proiettato per la stampa al cinema Savoy di Roma. E durante la conferenza stampa tenutasi dopo la visione del nuovo cinepanettone della Filmauro, non sono mancate diverse domande sul Napoli.
Quasi immediata e forse anche un po’ scontata è stata la classica domanda sulla posizione degli azzurri, ad un passo dalla vetta, ma incapaci, almeno nell’ultima partita contro la Fiorentina, di agguantare il primo posto. Il Presidente in versione saggio ha ribadito che: “I primi si vedono alla fine no all’inizio no?”, per poi sviare il discorso, riuscendo a trascinare il giornalista su un altro piano, con la sua raffinata dialettica:
“Certo quest’anno sotto l’albero di Natale c’è sicuramente più calcio che cinema, cosa che non ho sempre condiviso, perché ho sempre cercato di difendere il cinema almeno nelle feste natalizie. Oggi c’è il calcio che, con le partite fino all’Epifania, sottrae spettatori al cinema. Io sono un imprenditore e faccio calcio come ho sempre fatto il cinema. Anzi è il cinema che mi ha insegnato a fare calcio e forse è per questo che lo faccio così bene. Anzi il calcio mi ha impedito di svilupparmi di più cinematograficamente, perché ho dovuto dividere il mio tempo tra calcio e cinema”.
Inoltre, con un sorriso fiero, ribadisce la sanità fisica, mentale e soprattutto societaria della sua squadra:
“Il Napoli sta bene. Da quando io sono arrivato il Napoli è una società sana con un pubblico straordinario, in un città dove non funziona nulla. E quindi non voglio dire che è un miracolo, ma se vediamo la classifica a livello europeo e tenendo conto di come siamo stati considerati negli ultimi anni, io credo che si debba essere felici e contenti”.
E su Hamsik e questa fantomatica maledizione che sembra aver bloccato il capitano, incapace da troppe partite di firmare una rete, quella stessa che gli permetterebbe di eguagliare il record di goal di Maradona, il presidente evitando il nascere di ulteriore fantasie e occultismi risponde: “Macché, più glielo si dice, più non lo farà. Non c’è nessuna maledizione”.