Inizia il campionato e purtroppo anche i soliti beceri cori. Che tra Napoli e Verona non scorresse buon sangue è cosa risaputa ma dagli sfottò e ironia degli striscioni si è passati purtroppo agli insulti di discriminazione territoriale e razzismo.

CORI CONTRO NAPOLI E OSIMHEN, MULTATO IL VERONA

Subito dopo il pareggio di Osimhen sullo scadere del primo tempo, si sono sentiti dalla curva dei ‘buu‘ rivolti all’attaccante nigeriano. Non è bastata la chiusura del settore a marzo imposta dal Giudice Sportivo sempre per discriminazione territoriale, durante la gara i tifosi scaligeri hanno intonato di nuovo i classici ‘Vesuvio lavali col fuoco’ e ‘Napoli colera’. Questa volta la ‘punizione’ per ora ha previsto solo un’ammenda di 12 mila euro in attesa di un’indagine che è stata aperta per i buu a Osimhen e che si concentrerà sull’individuare i singoli responsabili. Come reso noto in un comunicato della Lega:

“Il Giudice Sportivo letto il rapporto dei collaboratori della Procura federale, ritiene necessario che venga specificato dalla stessa Procura Federale, sentiti se del caso anche i responsabili dell’ordine pubblico, i sotto settori della Curva Sud, ove individuabili, da cui partivano i primi cori di discriminazione razziale nei confronti di un calciatore del Napoli successivamente alla realizzazione di una rete“.

L’AMMENDA

Intanto la società è stata punita di 15 mila euro. Dodici mila per:

“avere i suoi sostenitori, nel corso della gara, intonato ripetutamente cori insultanti di matrice territoriale nei confronti della squadra avversaria“.

Tre mila euro invece:

“Ammenda di € 3.000,00: alla Soc. HELLAS VERONA per avere suoi sostenitori, nel corso della gara, lanciato nel recinto di giuoco, alcuni oggetti; sanzione attenuata ex art. 29, comma 1 lett. b) CGS“.