Rudi Garcia: “Conta solo l’orgoglio nel cuore dei tifosi. Voglio giocatori che rispettino la maglia”


Il nuovo allenatore del Calcio Napoli Rudi Garcia è stato presentato nella splendida cornice del Museo di Capodimonte. Nel corso della conferenza stampa ha rilasciato interessanti dichiarazioni su quello che l’ha spinto a scegliere l’arduo compito di sostituire Luciano Spalletti sulla panchina dei campioni d’Italia.

Rudi Garcia: “De Laurentiis mi ha scelto per i risultati che ho ottenuto in carriera”

“Perché mi ha scelto De Laurentiis? Penso che siano stati i miei risultati e la mia motivazione perché io sono ambizioso e ho trovato subito un’intesa con il presidente in questo senso. Lui non vuole fermarsi dopo aver vinto lo scudetto ed è una bella cosa. Sto scoprendo questa bella città e vedo l’orgoglio dei tifosi, il mio compito è che loro continuino a divertirsi e ad essere fieri della loro squadra”.

“Già nello staff del club ci sono persone di qualità, ne conosco alcuni come l’analyst video con il quale ho lavorato a Roma. Faremo in modo di lavorare con le competenze del club e con quelle che porterò io, che sono tre assistenti. Io penso che siamo più forti se pensiamo al collettivo, anche se la guida della squadra è mia lo staff è molto importante. Si lavora molto in video e sono sicuro che faremo un bel lavoro, che deve sempre essere finalizzato ad ottenere dei bei risultati. Punteremo a questo”.

Rudi Garcia: “Via le bandiere dello Scudetto? L’importante è l’orgoglio nel cuore dei tifosi”

“Togliere i vessilli dello Scudetto? Non lo so, l’importante non sono solo le bandiere ma che il cuore del tifoso napoletano sia sempre orgoglioso. Il senso di appartenenza comunque si fa sentire, lo scudetto è del presidente, che quando ha preso la squadra era in Serie C, poi è dei giocatori, dello staff e soprattutto dei tifosi. Giocare a Napoli è tosta, i tifosi spingono tanto e faremo di tutto per farli divertire”.

“Ho dei valori che questa squadra deve mettere in campo. Sono l’umiltà, l’ambizione e il lavoro. Poi c’è il talento che può fare la differenza, ma si gioca in undici e la rosa è di venticinque. Ogni giocatore è importante. Ci sono i big, ma anche i giovani che devono crescere sono molto importanti. Devono tutti avere voglia di far parte del Napoli, serve questo senso di appartenenza, è molto importante. Nel calcio attuale non ci sono molti giocatori che rimangono nello stesso club per tutta la carriera. Per me è molto importante lo stemma che si porta sul cuore. Forse perché sono vicino ai 60 anni, ma la maglia per me va rispettata e bisogna dare il meglio per questa”.


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