Luciano Spalletti e l’anno sabbatico: “Ve lo siete inventato voi, a dicembre deciderò dove andare”


Il tecnico del Calcio Napoli campione d’Italia, Luciano Spalletti, ha parlato per la prima volta da ex allenatore degli azzurri. In occasione di una premiazione organizzata a Certaldo, sua città natale, l’allenatore che ha trascinato i partenopei alla conquista del terzo Scudetto ha fatto chiarezza sull’ormai famoso ‘anno sabbatico’ che gli era stato attribuito da Aurelio De Laurentiis, e che lui stesso, in altri termini, aveva confermato di voler rispettare per ricaricare le batterie prima di tuffarsi in una nuova avventura.

Luciano Spalletti: “Anno sabbatico? Sarò fermo fino a dicembre, poi si vedrà”

“Venire qui, nella mia città natale, nella piazza dove giocavo da bambino davanti al campanile della chiesa che frequentavo, è un’emozione incredibile. Sono felice, sono stato avvolto da questo entusiasmo che mi ha contagiato. Però poi la felicità è qualcosa di fugace, dura una notte e poi il giorno dopo sei pronto a ripartire”.

“Anche se ami il calcio, e io ho condizionato la mia famiglia per questo amore, poi devi confrontarti con il livello di amore che hai e il livello di richiesta che c’è. E anche se hai fatto benissimo, pensi che ti possa mancare qualcosa da restituire. I napoletani mi hanno dato talmente tanta gioia che non sta né in cielo né in terra. Mi hanno dato delle sensazioni bellissime, che nessun traguardo, nessuno Scudetto potrebbero far meritare tutto quello che ho ricevuto. Per loro avrò sempre qualcosa di particolare, sarò sempre lì a vedere quello che succederà al Napoli e a Napoli e sarò pronto a difenderli”.

“Anno sabbatico? L’avete inventato voi. Ho delle questioni personali da mettere in ordine. Delle cose che richiedono tempo e che si uniscono alla stanchezza. Ho avuto una figlia piccola distante, voglio stare insieme a lei ed alla mia famiglia. Fra dieci giorni le squadre ripartono e io non so ancora con che energia sarei partito se fossi stato ancora allenatore del Napoli. Meritano cose che io in questo momento non posso dare, anche se sono uno che è molto applicato, determinato, e che non si fa scivolare le cose addosso. Sono esecutivo al massimo ed autodisciplinato, però ho paura che mi manchi qualcosa. Per il momento si rimane fuori, poi per il prossimo dicembre, gennaio, febbraio si vedrà”.


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