Rudi Garcia: “I veri infortunati sono Mario Rui e Anguissa, gli altri sono indisponibilità di mercato”


È un Rudi Garcia senza peli sulla lingua quello che si è presentato ai microfoni dei cronisti nel post partita di Napoli-Augsburg. L’incontro, terminato 1-0 in favore degli azzurri grazie alla rete di Amir Rrahmani al 61′, ha messo in evidenza i problemi di formazioni che in questo momento assiepano tra i pensieri del tecnico franco-spagnolo.

Rudi Garcia: “I veri infortunati sono Mario Rui e Zambo Anguissa. Gli altri sono infortuni di mercato”

A domanda diretta, lui però ha restituito una risposta spiazzante, che in poche parole ha chiarito situazione e attori: “I veri infortunati sono Mario Rui e Frank Zambo Anguissa, gli altri sono indisponibilità di mercato”.

Gli infortuni di mercato a cui si riferisce Rudi Garcia

A chi si riferisce l’allenatore del Calcio Napoli diventa chiaro leggendo la lista di quelli che non hanno partecipato all’amichevole: il primo tra tutti, il nome che fa battere e fermare il cuore dei tifosi da un mese a questa parte, è quello di Victor Osimhen, l’uomo mascherato che ha trascinato a suon di gol i partenopei verso l’orizzonte inarrivabile del terzo Scudetto, conteso da Paris Saint Germain ed Al-Hilal. L’obiettivo dichiarato del suo procuratore è arrivare ai 10 milioni netti l’anno, ma per ora l’offerta di Aurelio Del Laurentiis si ferma a 7.

L’altro è quello del polacco Piotr Zielinski, centrocampista della Società Sportiva Calcio Napoli dal 2016 che alla soglia dei trent’anni si è trovato sul tavolo improvvisamente offerte multimilionarie provenienti dall’Arabia Saudita, che il vento caldo ha scaricato in terra d’Abruzzo e che difficilmente si schioderanno da lì. Sono giorni duri dunque quelli che attendono gli uomini di mercato del club: da un lato il desiderio di trattenere la colonna portante della squadra, già indebolita dalla pesante partenza di Kim Min-Jae, rimpiazzato dal nuovo arrivato difensore brasiliano semi sconosciuto (come lo era il coreano) Natan.

Dall’altra la certezza di non poter competere con quelle cifre e quei numeri, che stanno destabilizzando un ambiente appagato dal trionfo del 4 maggio 2023 e che proprio in questo momento ha bisogno di linfa vitale per nutrirsi in vista della imminente stagione alle porte. Lo spettro del ridimensionamento è lì, dietro l’angolo: starà a Mauro Meluso, Maurizio Micheli e soprattutto Aurelio De Laurentiis evitare che la continuità di primati diventi solo una chimera, ed il Napoli torni ad essere l’eterna seconda che ha vissuto una stagione che mai tornerà.

 


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