Gravina a luglio: “Audio VAR su DAZN ogni settimana”. Caro presidente, dove sono finiti?


Meno di due mesi fa il presidente della Federazione Italiana Giuoco Calcio Gabriele Gravina annunciava un epocale accordo tra la Lega Serie A e l’emittente detentrice dei diritti televisivi DAZN. “Insieme a DAZN abbiamo avviato un progetto innovativo: saremo la prima federazione che da inizio campionato manderà in onda, il lunedì, martedì o mercoledì a seconda della chiusura della giornata, gli audio legati agli episodi che sono stati oggetto di discussione o che comunque chiedono chiarimenti“. Con un pizzico di imprudenza, per usare un eufemismo, il numero uno del pallone italiano aveva addirittura aggiunto “Lo faremo perché non abbiamo nulla da temere, né noi, né l’Aia, né gli arbitri: vogliamo che ci sia la massima trasparenza possibile. Qualche pillola è già stata registrata, esiste un primo prodotto sul quale lavoriamo“.

Meno di due mesi fa il presidente FIGC Gabriele Gravina annunciava l’accordo con DAZN per trasmettere gli audio VAR degli episodi più controversi

Ebbene, di quella dichiarazione ufficiale fatta in pompa magna durante la conferenza stampa dell’Associazione Italiana Arbitri di inizio stagione, sono rimasti solo i ritagli dei giornali che l’hanno riportata. Ad oggi il progetto non è partito, ed è finito nel baule del dimenticatoio assieme agli spazi televisivi che si sarebbero dovuti dedicare alla trasparente analisi dei più controversi fischi arbitrali che fisiologicamente si sarebbero avvicendati in ogni giornata campionato. Un segnale di trasparenza ed integrità che è sprofondato nel mare di un’estate che non è ancora finita ma che già ha presentato il salato conto dell’inadeguatezza e a pensar male della sudditanza di alcuni arbitri nostrani, internazionali o meno che siano.

Se la federazione del giuoco più amato vorrà acquisire un minimo di credibilità in questo avvio di stagione, dovrà dare seguito a quelle parole tanto apprezzate, facendo ascoltare in fretta al pubblico pagante le parole che hanno giustificato lo scempio di Juve-Bologna. Non servirà a restituire i due punti a felsinei, ma quantomeno darà la grande possibilità ai protagonisti chiamati in causa di mostrare all’industria ed ai suoi spettatori la propria buona fede, seppur bagnata dal putridume di un marchiano, inaccettabile errore. Umanizzare i responsabili mostrando, per una volta, la verità della bugia sarebbe l’unico modo per crederci, a quella buona fede. Un’illusione buona ad affidarci a lei una volta per tutte, avendo almeno tutti gli strumenti per giudicare e decidere se starci insieme ancora un altro po’.


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