Criscitiello attacca: “I napoletani vogliono fare ironia ma non subirla. La mia TV non è trash”
Feb 18, 2025 - Michele Massa
Michele Criscitiello torna a parlare delle ultime vicende e dissapori con Napoli e i suoi tifosi. Il nuovo attacco del giornalista
Nel podcast “DoppioPasso”, Michele Criscitiello è tornato a parlare dell’episodio legato a Manuel Parlato e il popolo napoletano. Il giornalista avellinese ha continuato a difendere la sua teoria spiegando altri retroscena dell’accaduto.
Criscitiello torna ad attaccare Napoli e i napoletani, le sue parole
“Per me l’ironia nella mia trasmissione ci sta, va bene, ne sono io l’arbitro. In passato Parlato ha preso in giro il collega della Juventus, ed io non ho detto nulla e nemmeno il referente bianconero. Per ma va bene purché non si esageri, sennò dopo sui social si legge che Criscitiello è un dittatore. Ci vuole ordine e disciplina a casa mia, ognuno ha il proprio ruolo. Questa è la linea editoriale che abbiamo, per ma va bene fare un po’ di cinema, ma poco e sottolineo, poco. Non andiamo sul trash e la regola la conoscono, quando Parlato prende in giro il collega bianconero nessuno ha detto nulla. Quando Tancredi fa l’ironia sulla porta i napoletani sono impazziti. Napoli città di Troisi, di Totò, loro possono fare ironia ma non la vogliono subire“.
“Manuel nell’ultimo periodo era stato richiamato due volte, gli avevo dato un cartellino arancione. Gli ho detto più volte che lui doveva fare il corrispondente ma non devi rappresentare il popolino social ma la napoletanità. Lui non l’ha capito e con Tancredi l’ha fatta fuori dal vaso. Io cosa dovevo fare con lui? Ha fatto un attacco con Palmeri che dormiva, senza che mi avvisasse in merito. Io cosa dovevo fare? Ma poi licenziare cosa, per me significa mandare a casa un collaboratore, io ho il potere di decidere se da stasera o domani non collabori più con me. Se volete vedere la televisione finta, guardatevi gli altri 787 canali che ci sono sul digitale terrestre”.