Spaghetti alla “puveriello”: il piatto simbolo del dopoguerra a Napoli
Gen 10, 2018 - Laura Muryel Esposito
Alcune pietanze tipiche della cucina napoletana e campana, oltre a rappresentare a pieno titolo quello che è il gusto della buona tavola fatto con ingredienti semplici, rappresentano anche particolari periodi storici della Napoli di un tempo. Strano ma vero, infatti, ritrovarsi anche dinanzi ad un semplicissimo piatto di spaghetti, dovrebbe sempre far sorgere la stessa domanda: “Quando sono stati inventati?”
E’ questo il caso dei famosi “spaghetti alla puveriello”, che con la loro semplicità e “povertà” di ingredienti, rappresentano a pieno titolo quello che fu il secondo dopoguerra a Napoli, un periodo caratterizzato dalla mancanza di molti alimenti, anche semplici e poveri, così le persone meno facoltose, per sopravvivere alla fame, diedero vita a questa pietanza, mettendo insieme ciò che avevano, pasta, sugna e uova.
Come tutti i piatti della nostra buona tavola, anche gli “spaghetti alla puveriello”, così come ‘a pasta cas’ e ova, ‘a zuppa’e carnacotta, e così via, sono passati da ricetta povera a piatto sfizioso, sostanzioso e gradito ancora oggi, si tratta di spaghetti conditi con uovo ad occhio di bue, sugna, sale, pepe e una manciata di formaggio grattugiato. Ecco a voi la ricetta facile e veloce per fare un salto nel passato.
-Ingredienti per 2 persone:
- 4 uova
- 200 g di spaghetti
- 2 cucchiai di sugna
- sale q.b.
- pepe q.b.
- formaggio grattugiato se si preferisce
-Procedimento:
Mentre si provvede alla cottura degli spaghetti in abbondante acqua bollente e salata, far sciogliere la sugna in una padella e preparare 2 uova ad occhio di bue.
Una volta scolata la pasta, adagiarla in un piatto e mescolarla con due uova precedentemente sbattute. Adagiare sopra le uova cotte ad occhio di bue, spolverare con sale e pepe, e prepararsi a gustare la bontà del piatto.
Semplice, veloce e speciale. Gli spaghetti alla puveriello, pochi ingredienti e ricchi di sapore. Buon appetito.