Nuovo museo di Pompei in apertura nel 2026: potrebbe utilizzare la tecnologia immersiva?
Gen 20, 2025 - Redazione Vesuviolive
Capitello, Scavi di Pompei - Andrea Woods su Unsplash
Il 2026 sarà un anno sicuramente ricco di sorprese per il settore della cultura in Campania. Tutto merito del nuovo museo, il Mann 2, che ospiterà tutti i reperti di Pompei, l’antica città vittima dell’eruzione del 79 d.C., visto che l’area scavi non riesce a contenere. Purtroppo non si troverà nella città di Pompei, bensì a Napoli, non lontanissimo ma comunque scomodo per i milioni di turisti che affollano gli scavi ogni anno.
Si parla di oltre 40mila manufatti non ancora esposti al pubblico che troveranno una collocazione, e soprattutto una dignità, all’interno del nuovo Museo. Il Mann 2 sorgerà come prolungamento del ben noto Mann, il Museo Archeologico Nazionale di Napoli, solo ed esclusivamente, almeno per il momento, per accogliere queste opere.
Una scommessa per il Turismo?
La scelta di aprire un nuovo museo solo ed esclusivamente per esporre al pubblico oltre 40 mila reperti è qualcosa di lodevole, ma qual è la strategia turistica che c’è dietro? Soprattutto c’è ne una? E se c’è è ben strutturata o una mera scommessa stile casino? Pompei ogni anno raccoglie milioni di turisti e ad oggi è una delle mete archeologiche più visitate in Italia. È naturale, dunque, che investire in Pompei è un ottimo modo per incoraggiare turismo e cultura. Purtroppo il fatto che il Museo sorgerà a Napoli crea non pochi disaccordi.
Sembra logico che una mostra di questa portata necessiti del giusto spazio e delle giuste strutture, ma è ancora più logico che si trovi nei pressi dell’attrazione principale. Certo guardando tutto ciò sotto un’altra ottica, il Mann 2 creerebbe un ottimo ponte tra Pompei e Napoli. Il turista si sentirebbe in obbligo di viaggiare fra le città per approfondire le sue conoscenze, o riuscire a visitare qualcosa anche se non ha effettivamente il tempo.
Si pensi a un turista che può soggiornare solo a Napoli, il Mann 2 non gli toglierebbe la possibilità di visitare una parte di Pompei. È anche vero che la suddivisione sul territorio campano, del patrimonio artistico culturale di Pompei potrebbe essere un’ottima strategia pubblicitaria.

Uno sguardo al futuro
Un nuovo progetto, una nuova struttura significa soprattutto futuro, nuove tecnologie, nuove strategie, ecc. Il Mann 2 sarà all’altezza delle aspettative? Sfortunatamente bisognerà aspettare il 2026 per sapere come l’amministrazione ha intenzioni di gestire un museo con oltre 40 mila reperti. Sicuramente ci sarà un interessamento verso le nuove tecnologie, e chissà forse saranno disponibili per tutti i visitatori dei visori per la realtà aumentata con percorsi in 3d interagibili.
Al momento il Ministero della cultura ha stanziato già 148 milioni di Euro per il progetto Mann 2. Sicuramente una gran parte saranno spesi per migliorare la conservazione dei reperti, per la loro manutenzione, e per la tanta cura che richiedono. Si spera che la direzione del museo abbia anche la voglia, e la forza, di implementare nuovi sistemi educativi, come i visori per la realtà aumentata. Ciò sicuramente invoglierebbe ancor di più le persone, soprattutto gli studenti, a visitare il museo e ad approfondire le proprie conoscenze. Imparare divertendosi è la primissima regola della pedagogia scolastica.
Pompei, città divisa tra il 79 d.C e il XXI secolo
La città di Pompei sorge sulle rovine, spesso ben conservate, di quella che fu una straordinaria città romana. Sfortunatamente tutto fu spazzato via dall’eruzione del Vesuvio nel 79 d.C. Da allora c’è sempre stata una certa convivenza tra il passato e il presente, e questo legame è più saldo che mai.
Oggi non è solo una testimonianza di un glorioso passato ma un luogo di grande interesse storico-culturale, nel settembre 2024 è stato il sito più visitato in Italia. Il Mann 2 giocherà un ruolo fondamentale soprattutto per far conoscere ancor di più Pompei nel mondo e il 2026 sarà il suo anno 0, si spera in 2.0.