Video. “Un colpo in faccia, bum!”, le intercettazioni dei baby boss prima di uccidere


Ormai il sistema organizzativo alla base delle baby gang, protagoniste delle ultime vicende di camorra nel napoletano, è più che conosciuto. Nota è la brutalità, la mancanza di scrupoli e la violenza, nonostante la giovane età, con cui mettono gli omicidi. Ma cosa succede nelle ore, negli istanti che precedono le azioni dei baby boss? Il Corriere.it pubblica il video con ore ed ore di intercettazioni disposte dall’Autorità giudiziaria di Napoli, che mostra attraverso voci, suoni e brutali parole, tutta la follia della guerra di camorra che sta colpendo Napoli ad opera della nuova generazione di criminali. Come sottolinea Amalia De Simone, nel suo articolo, proprio questa spregiudicatezza nel parlare, una cronaca dettagliata di tutte le loro azioni criminali, è l’arma che hanno le forze dell’ordine per incastrare i baby boss.

L’episodio in particolare si svolge nel Centro storico di Napoli, a via Oronzio Costa, la casa è quella di un gruppo criminale, che ha come leader la famiglia Buonerba contrapposta a quella dei Sibillo, e l’occasione è quella di un omicidio. Mentre si gioca a carte e si sentono in sottofondo risate e la voce di una bambina, si pianifica l’azione armata da compiere, tutta l’eccitazione che accompagna quegli istanti e che ha come protagonisti sia gli uomini che le donne della famiglia: “Bisogna andare a colpo sicuro, bum!” dice una di loro. Un altro: “Io acchiappo pure le donne.. non me ne importa proprio…“. La notizia che accende gli animi è la presenza di uno dei loro rivali in pizzeria, un vero e proprio colpo di fortuna, come descritto da una donna: “Questa occasione ce la manda il Padre Eterno“. Da qui l’organizzazione dell’agguato e la partenza del killer verso l’obiettivo. Nel frattempo in casa arrivano le prime notizie sull’operazione e anche i dubbi, in quanto la fretta con la quale è stato organizzato il tutto, avrebbe potuto portare all’uccisione dell’uomo sbagliato. Ma netta arriva la voce del capo clan: “È tutto a posto. Chi è, è… che ce ne fotte”. Questa è la riprova della spietatezza con cui agiscono i protagonisti della faida in corso. Infatti le indagini dell’Autorità giudiziaria hanno portato alla luce l’esistenza di tre vittime innocenti, negli ultimi mesi, e dodici omicidi dall’inizio dell’anno.

Ecco il video pubblicato da IlCorriere.it:


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