Napoli. Concorso infermieri al Cardarelli: test diffusi in una chat per aiutare i furbetti


Nuove ombre si gettano sui concorsi pubblici, sempre meno trasparenti e cristallini. Questa volta ad entrare nell’occhio del ciclone è il concorso per l’assunzione di 20 infermieri abilitati che, una volta vinto il concorso, avrebbero cominciato a lavorare presso l’Ospedale Cardarelli di Napoli.

Secondo le prime indagini, alcuni dei candidati si sarebbero “aiutati” vicendevolmente, passandosi le notizie ricevute da alcuni componenti della commissione esaminatrice. Infatti non solo gli audio ma anche alcuni documenti e file passati in questo gruppo whatsapp rivelerebbero la poca “onestà” di chi ha fornito indizi e notizie sulle domande del test che avrebbero dovuto affrontare. Anche in questo caso, la meritocrazia di chi partecipa in maniera onesta e senza cercare scorciatoie, viene ancora una volta punita da i soliti furbetti.

Tra le prove raccolte dagli inquirenti ci sono un “documento” fatto girare in diversi gruppi in cui vengono anticipati gli argomenti del test e la quantità di domande su quell’argomento, e altri messaggi audio e scritti in cui i candidati riportano informazioni che sarebbero dovute rimanere top secret.

Sull’argomento si è esposto anche Francesco Emilio Borrelli, che ha detto: “Basta scorciatoie per i disonesti, non servono a nessuno se non ai farabutti. Chi lavora nella sanità deve avere una preparazione cristallina, è in gioco la salute dei pazienti. Serve responsabilità e spirito di abnegazione per evitare di macchiare la credibilità di un comparto che in Campania ha delle eccellenze invidiabili”.


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