Legambiente, la Circumvesuviana di Napoli è la peggiore ferrovia in Italia


Il trasporto pubblico campano non è dei migliori, ma la Circumvesuviana di Napoli ha superato ogni aspettativa negativa. Questa linea del servizio pubblico napoletano è la peggiore in Italia. E’ quello che riporta il dossier Pendolaria di Legambiente, seconda solo alla Roma Nord-Viterbo e la Roma-Ostia Lido nella lista delle 10 linee peggiori d’Italia.

In Campania sono 350 i treni in servizio e più della metà, il 65,2% ha più di 15 anni. Inoltre, tra il 2010 e il 2019 il costo del viaggio è aumentato notevolmente, ma questo non ha portato a nessun miglioramento, anzi molti peggioramenti. Questo vale soprattutto per l’EAV, dove i pendolari viaggiano in condizioni inaccettabili.

Mariateresa Imparato, Presidente di Legambiente Campania, ha commentato così la classifica: “Quando si parla di incompiute in Italia, ci si concentra sempre sulle grandi opere, senza guardare a quelle più urgenti che sono proprio dove c’è larga parte della domanda di trasporto nel nostro Paese. Il rilancio della mobilità su ferro nelle città e la condizione che vivono i pendolari devono diventare una priorità dell’agenda politica nazionale. Oggi questo purtroppo non avviene“..

Al nuovo ministro dei Trasporti Paola De Micheli chiediamo di dedicare ai pendolari almeno la stessa attenzione che ha messo in questi mesi per il rilancio dei cantieri delle grandi opere. La situazione che si vive sulle linee peggiori d’Italia è inaccettabile, al Ministro chiediamo di esercitare un vero potere di controllo, verifica ed intervento rispetto alle situazioni di più grave disagio, arrivando a commissariare le linee peggiori.

Sono infatti in larga parte le risorse statali a garantire il servizio di queste linee e i diritti dei cittadini alla mobilità devono essere garantiti. È necessario un cambio di passo radicale. I pendolari sono stanchi di inaugurazioni di nuovi treni, di promesse o annunci di avvio di lavori: vogliono certezze e segnali concreti visto che ad aumentare oltre alle tariffe sono i disagi quotidiani, mentre sono totalmente assenti i miglioramenti attesi da anni“.

Basti pensare che solo nei primi mesi del 2019 sono state ben 1634 le corse cancellate per la Circumvesuviana di Napoli, mentre nei primi cinque mesi del 2018 erano state 340. I ritardi hanno una media di 5,36 minuti con un totale di 235.309. La maggior parte delle soppressioni avvengono sulla linea Napoli-Sarno e Napoli-Poggiomarino. Fino al 2003 erano 500 le corse giornaliere, mentre adesso sono circa 296.


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