Coronavirus, si aprono le Regioni e la Lombardia fa solo 3.410 tamponi in 24 ore: mai così pochi


Coronavirus – Nel bollettino odierno diramato dalla Regione Lombardia alla voce “tamponi effettuati” il numero equivalente è soltanto di 3.410 unità. Un dato bassissimo, che ha portato inevitabilmente ad un numero di nuovi casi di Covid-19 ad appena 84.

Infatti nei numeri il bollettino nazionale odierno alla voce “Lombardia” è il medesimo di quello di ieri. Tra nuovi contagi e guariti non è cambiata la situazione.

Eppure l’assessore al Welfare della Lombardia Giulio Gallera pareva essere stato molto chiaro e severo contro i suoi critici, annunciando che la capacità della Regione di analizzare i tamponi sarebbe aumentata da subito (era il 26 maggio) di 6.800 unità in più al giorno e che avrebbe poi sfondato quota 8.000 nel giro di due o tre settimane.

Cosa che non è avvenuta nella giornata di ieri, con un numero così basso di tamponi effettuati. Come è possibile che si abbassi la guardia nella Regione con più casi d’Italia? Anche un solo giorno di “relax” è inammissibile per una Regione come la Lombardia che conta ad oggi 16.201 morti e 89.526 contagi da coronavirus.

Il momento è ancora più delicato se si pensa che da ieri 3 giugno si sono aperte le frontiere e la mobilità tra le regioni. L’attenzione dovrebbe essere a livelli altissimi per prevenire una nuova ondata e lo spostamento del virus da Nord a Sud e invece la Lombardia che fa? Diminuisce i tamponi. È inaccettabile.


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