Sallusti: “Chi era Maradona? Un drogato, violento con le donne e comunista con un unico pregio giocare a calcio da Dio”


Dopo  Mughini e Cruciani (che ha definito Diego un cocainomane), anche Alessandro Sallusti ha voluto dire la sua su Diego Armando Maradona. Il direttore del ‘Il Giornale’ ha infatti scritto un editoriale al vetriolo in cui attacca le debolezze dell’argentino già dal titolo: “E’ stato il migliore perché il peggiore”.

Una visione della realtà molto relativa e di parte che offende il fuoriclasse e che riecheggia sulla prima pagina del quotidiano.

Chiedimi chi era Maradona, diremo un giorno al nostri nipoti traslando dalla san delle band – I Beatles- al calciatore dei calciatori la famosa strofa degli Stadio del 1984. E quando quella domanda iniziale mi verrà posta, la risposta più sincera non potrà che essere: Maradona era Maradona, cioè un imbroglione, drogato, alcolista, sessista violento con le donne, evasore fiscale e pure comunista, cioè il peggio del peggio del peggio“.

Sallusti riconosce a Maradona solo un gran pregio:

“L’unico pregio, non irrilevante, di saper giocare a pallone da Dio”.

Parole molto pesanti quelle del direttore del giornale. L’argentino divide la rete (tra i tanti che lo amano e i soliti moralisti) e anche i giornalisti si schierano chi a favore e chi contro Diego. Vittorio Feltri ha voluto dire la sua su Maradona. Il giornalista questa volta si è schierato a favore di Maradona in un tweet.

“Capello ha detto cose meravigliose su Maradona che accarezzava la palla, sono d’accordo con lui”. 


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