Profughi ucraini, scuole italiane in difficoltà. Bianchi: “Avrà bisogno di risorse”


La crisi ucraina potrebbe mettere in difficoltà le scuole italiane, soprattutto le elementari e le medie. Il 93% dei minori arrivati dall’Ucraina ha infatti tra i 3 e i 13 anni, e degli oltre 16mila minori ucraini 7.615 sono presenti nelle scuole primarie, secondo i dati trasmessi dal Ministero dell’Interno.

Il Ministro Patrizio Bianchi, in un’audizione alla Camera trasmessa sul canale YouTube di Palazzo Madama, ha affermato che “I bimbi più piccoli stanno presso le famiglie ma è bene ricordare che l’impostazione delle autorità ucraine prevede il ritorno di questi bambini in Ucraina per finire la loro formazione scolastica. Abbiamo dovuto costruire un’emergenza sull’emergenza. Stiamo affrontando questa fase con l’uso massiccio del personale Covid, che a settembre non ci sarà e a breve avremo un problema di personale e uno più generale di formazione del personale. Se la crisi ucraina perdura, la scuola italiana ha bisogno di risorse. Nella nuova legge di bilancio bisogna mettere più risorse per la scuola, lo dico in maniera chiara. A settembre non ci sarà più il personale Covid con il quale abbiamo finora affrontato l’emergenza Ucraina. Serve personale straordinario con competenze mirate”.

Un’emergenza della quale non è possibile stabilire i tempi, dipendendo ovviamente dallo stato di guerra. In questo momento la pace sembra essere lontana, stando alle parole del presidente Zelensky, che auspica sanzioni ancora più dure per Mosca, e del presidente americano Biden che ha annunciato un invio giornaliero di armi in favore delle forze armate ucraine. Da parte propria, Kiev ha aperto la possibilità di procedere a dei negoziati a Mariupol, tuttavia i russi stanno continuando ad attaccare per cercare di prendere definitivamente la città


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