Colpo al clan dei Casalesi, arrestato di nuovo “‘o russo”: è il nipote di Sandokan

Antimafia. Immagine di repertorio


Arrestato nipote Sandokan. Associazione di tipo mafioso, fittizia intestazione di beni, riciclaggio e autoriciclaggio, questi ultimi reati aggravati dalla finalità e modalità mafiose. E’ quello che la Procura di Napoli contesta a N. S. di 44 anni, nipote del capoclan dei Casalesi Francesco Schiavone, detto “Sandokan” e ad A. U., di 52 anni, ai quali la Dia di Napoli ha notificato una misura cautelare in carcere per entrambi. A dirlo è Ansa.it.

Arrestato nipote Sandokan: infiltrazioni negli appalti pubblici

Le misure cautelari sono il risultato dell’indagine della Dda sulla gestione degli appalti pubblici da parte del clan di Casal di Principe di cui Schiavone è il referente storico. N. S., detto “o’ russ” (il rosso) venne arrestato dai pm antimafia Antonello Ardituro e Marco Del Gaudio. Al termine del processo “Normandia 2” fu condannato a dieci anni di carcere. Dopo la sua scarcerazione, avvenuta nel 2019, tramite la stampa rese noto il suo ritorno nel Casertano.

Poi decise anche di convocare vari imprenditori considerati tutti beneficiari di un accordo economico-criminale con il clan dei Casalesi per ottenere delle forniture di materiali edili o l’esecuzione di appalti pubblici.

Le attività investigative – fa sapere la Dia di Napoli in un comunicato – hanno consentito di accertare la riconducibilità in capo all’indagato di una società attiva nel settore degli appalti pubblici che egli aveva fittiziamente intestato ad un prestanome pure colpito dalla misura cautelare. La società costituita si occupava di lavori edili con la pubblica amministrazione mediante contratti di avvalimento non avendo attestazioni Soa, essendo l’azienda di nuova costituzione“.


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