Autonomia, De Luca: “Pronti ad una guerra durissima. Basta penalizzare il Sud”


Il presidente della Regione Campania, Vincenzo De Luca, a margine dell’iniziativa dei 150 anni del Dipartimento di Agraria dell’Università Federido II di Napoli, ha fatto il punto sulla questione dell’autonomia differenziata, dicendosi pronto ad iniziare una “guerra”.

De Luca sull’autonomia differenziata: “Pronti alla guerra”

Queste le sue parole: “Bisogna ritornare a spiegare che senza una linea unitaria non faranno nessun passo in avanti ma, anzi, apriremo una guerra politica durissima. La bozza del ministro Calderoli rappresenta un passo indietro e preoccupante rispetto alle valutazioni che abbiamo fatto qualche giorno fa. Io credo che sia molto influenzata dalla scadenza elettorale in Lombardia e altre Regioni. C’è un rinvio alla spesa storica che doveva essere cancellato, un richiamo al residuo fiscale quindi al trattenimento di flussi finanziari nelle Regioni dove maturano i flussi fiscali”.

“Vediamo di capirci definitivamente. Noi abbiamo dimostrato di essere pronti ad accettare la sfida dell’efficienza. Tra l’altro abbiamo proposto modifiche che si possono fare domani mattina in termini di efficienza e sburocratizzazione ma saremo intransigenti e attestati su una trincea di battaglia politica esplicita e dura se qualcuno pensa di introdurre furbizie o di continuare a penalizzare il Sud”.

“Abbiamo registrato nella bozza Calderoli dei passi indietro estremamente pericolosi per quanto riguarda la reintroduzione dei residui fiscali, della spesa storica e dei Lep che devono essere materia di governo da parte di istituzioni terze”.

“C’è un passo indietro per quanto riguarda il sistema delle autonomie. Vedo elementi di improvvisazione. Se si dice che l’autonomia si fa a spesa invariata si sta dicendo che si mantengono i criteri di spesa storica. Non si capisce che quello che si decide in una Regione ha ricadute su tutte le altre sul sistema delle autonomie, anche dei comuni. E’ tempo di fare le persone serie ed evitare prese in giro. Siamo ponti a misurarci con chiunque ma non concederemo neanche una virgola sul tema della penalizzazione del Sud e della rottura dell’unità nazionale soprattutto su scuola e sanità”.


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