Morto Carlo Casucci: il maestro della sartoria napoletana, tra i più grandi d’Italia


È morto Carlo Casucci, il grande maestro della sartoria napoletana che partendo dal piccolo negozio di San Giorgio a Cremano è diventato un punto di riferimento per la moda d’alta qualità in Italia e non solo. Ad annunciare la sua scomparsa è stato il sindaco Giorgio Zinno.

Morto Carlo Casucci, il Cavaliere di San Giorgio e maestro della sartoria napoletana

Dopo aver conseguito brillantemente la scuola dei sartori a Napoli alla corte dei maestri più rinomati, nel 1964 Casucci fondò la sua prima sartoria in via De Lauzieres, ancora oggi punto di riferimento per gli appassionati di moda, sotto la gestione del figlio Luca.

Orgoglio sangiorgese e napoletano in tutto il mondo, Casucci si è spento oggi all’età di 82 anni. Lo ha comunicato il sindaco di San Giorgio attraverso un post diffuso sui social: “Cari concittadini, la nostra comunità oggi piange la scomparsa di un illustre concittadino, Carlo Casucci. Eccellenza sangiorgese, maestro della sartoria italiana“.

Nel 2013 era stato insignito del titolo di Cavaliere della Repubblica Italiana dal presidente Giorgio Napolitano per l’alta professionalità raggiunta, tanto da diventare un nome noto nel panorama nazionale. Il Cavaliere Casucci ha sempre rappresentato la nostra città con grande orgoglio, diventando uno dei sarti più rinomati in Italia e diventando un punto di riferimento nel settore“.

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Soltanto due anni fa, in occasione del suo 80esimo compleanno, l’intera amministrazione comunale aveva deciso di omaggiarlo con una celebrazione a lui dedicata. A nome dell’intera cittadinanza e in presenza dello stesso sindaco, a Casucci fu consegnata una targa come riconoscimento del suo talento e della sua capacità di aver trasformato la sua passione e la sua creatività in un’attività imprenditoriale di prestigio.

“Alla moglie Elena e ai figli Luca e Danilo vanno le condoglianze dell’intera comunità sangiorgese. Sentiremo la mancanza di un grande maestro e un uomo dalla evidente umanità – ha concluso.


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