Trapianto numero 1000 al Centro napoletano: una donna dona il rene a sua cognata


L’Azienda Ospedaliera Universitaria Federico II di Napoli raggiunge un nuovo grande traguardo: è stato effettuato con successo il trapianto numero mille, grazie alla donazione da vivente di una donna napoletana nei confronti della propria cognata.

Napoli, al Policlinico Federico II eseguito il trapianto numero 1000

Mille trapianti di rene, mille storie di speranza e di rinascita che hanno segnato il Centro Trapianti partenopeo, attivo dal 1977. Un intenso lavoro che di recente ha ricevuto un forte impulso grazie alla direzione del Programma Trapianti di Rene da parte del professor Roberto Troisi, iniziata nel 2021.

Nel corso degli anni il Centro si è arricchito sempre più di innovazioni tecnologiche – con l’introduzione della perfusione meccanica degli organi per una loro migliore e prolungata preservazione – e chirurgiche, con l’avvio del programma di trapianto di rene da donatore vivente con la tecnica mini-invasiva robotica finalizzata a garantire maggiore accuratezza operatoria e sicurezza per i donatori.

Il primo trapianto da donatore vivo nella struttura federiciana fu effettuato nel 1991, seguito da altri 15 casi fino al 2020. Nel 2021 con l’implementazione della nuova tecnica robotica sono già stati realizzati 14 trapianti e l’ultimo, in ordine cronologico, ha fatto sì che si raggiungesse quota mille.

E’ stata una donna a sottoporsi all’intervento per donare un rene a sua cognata. Entrambe le pazienti sono, ormai, completamente ristabilite. Grazie alla donazione vivente si evitano, infatti, i viaggi della speranza che tanto pesano sul piano psicologico, fisico e anche economico, sia per i pazienti che per la Regione.

“Il trapianto da donatore vivente è ideale per pazienti in dialisi o con insufficienza renale cronica ad uno stadio avanzato, perché garantisce migliori e molto più duraturi risultati, sia a breve che a lungo termine. Non si deve dimenticare, infatti, che l’attesa media di un donatore è di oltre 3 anni” – precisa il prof. Troisi.

“Il raggiungimento del trapianto numero 1000 rappresenta idealmente la celebrazione delle tante vite salvate in questi decenni di attività ma impone una riflessione sulla situazione attuale della donazione e trapianto in Campania. Abbiamo avuto solo 10.7 donatori per milione di abitanti nel 2022, contro una media nazionale di 24.7, e un tasso di opposizioni pari al 36.6%, contro una media nazionale di 29.6%. La comunicazione alla popolazione, soprattutto quella scolastica, sull’importanza della donazione è davvero prioritaria” – conclude.


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