Il Ponte sullo Stretto si farà, costerà 12/14 miliardi: cantieri aperti nel 2024

Ponte sullo Stretto di Messina, il render. Credits: WeBuild


Il Governo vuole il Ponte sullo Stretto di Messina e, per il 2024, saranno stanziati circa due miliardi di euro. Lo ha affermato il sottosegretario al Mef, Federico Freni, a Coffee Break su La 7 il quale ha rilanciato quanto aveva già annunciato il Ministro per i Trasporti Matteo Salvini.

Il Ponte sullo Stretto di Messina si farà: costerà tra 12 e 14 miliardi

L’investimento complessivo per la costruzione del Ponte sullo Stretto di Messina sarà tra i 12 ed i 14 miliardi di euro: il cantiere dovrebbe essere aperto l’anno prossimo. Freni non si sbilancia sui tempi di realizzazione, ma generalmente vengono indicati in approssimativamente 7 anni. Se tutto va bene, e in Italia non è detto, stando a quanto successo per diverse opere ed in primis la Salerno – Reggia Calabria.

Secondo quanto riferito in diverse interviste da Salvini, il Ponte sullo Stretto sarebbe un pezzo di un puzzle complessivo che prevede prima di tutto l’arrivo dell’Alta Velocità in Calabria e Sicilia. Sempre secondo la sua tesi, l’utilizzo del traghetto “oltre l’inquinamento e la perdita di tempo, costa a siciliani e calabresi in un anno più di tutto il costo che comporterebbe la costruzione del Ponte sullo Stretto”. Il cantiere creerebbe inoltre più di 100mila posti di lavoro stabili.

Un progetto che spacca l’opinione pubblica

Un progetto che spacca l’Italia, ed anche i cittadini calabresi e siciliani. Oltre alle perplessità dal punto di vista ambientale e strutturali in relazione alla zona in cui sorgerebbe, cioè sismica e caratterizzata dalla presenza di forti venti, ci sono quelle che riguardano la precedenza da dare alle diverse opere. L’obiezione più utilizzata riguarda sicuramente la condizione delle strade isolane, che versano generalmente in condizioni pessime, oltre allo stato delle altre infrastrutture (su tutte, i ponti a rischio crollo) e l’inadeguatezza dei trasporti su ferro tra treni a diesel e tempi di percorrenza abnormi (tra 9 e 12 ore per andare da Trapani a Gela).

I cittadini del Sud non devono scegliere tra priorità: devono volere tutto e subito

La realizzazione del Ponte sullo Stretto non deve però escludere quella di altre infrastrutture. Anche su questo terreno deve cambiare la mentalità degli abitanti del Mezzogiorno, abituati a pensare non solo che le politiche di sviluppo del territorio siano qualcosa che viene ad essi quasi regalato (e non siano dovute), ma che si debba procedere per forza dando precedenza a ciò che viene considerato più urgente. In realtà, poiché il livello infrastrutturale del Sud non è neanche paragonabile agli standard del Nord, tutto è urgente e tutti i cantieri dovrebbero essere aperti non a breve, ma possibilmente anche oggi. I meridionali aspettano da troppo e dovrebbero cominciare a pretendere. Tutto e subito.


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