I lavori di abbattimento al Collana sono abusivi, il Ministero: “Vogliamo dei chiarimenti”

Stadio Collana


L’abbattimento della tribuna dello Stadio Collana è un atto abusivo. Il Ministero della Cultura dà ragione alla consigliera regionale Maria Muscarà, la quale aveva presentato un quesito al Ministero che non ha tardato a rispondere: i lavori all’impianto del Vomero devono essere preventivamente comunicati e autorizzati a causa dell’esistenza di un vincolo storico.

Il Ministero della Cultura non sa nulla dei lavori di abbattimento al Collana

“Il dubbio era più che fondato: i lavori al Collana sono ‘abusivi’. La maggior parte degli esperti me lo aveva confermato e la fretta nel buttare giù la tribuna era ancora più sospetta – ha dichiarato il Consigliere Regionale del Gruppo Misto, Maria Muscarà – Nonostante le nostre denunce e la storicità dello stadio, il cui progetto risale al 1954, ‘Ope Legis’ (per forza di legge) doveva essere tutelato, non è stato fatto. Con Italia nostra abbiamo posto un quesito al Ministero, la risposta è tranchant, quello che si è fatto è un abuso, il Collana, edificio storico andava restaurato non demolito!”.

“Da ‘lanciafiamme a martello pneumatico’ è un attimo! – ha continuato Muscarà – Ho dunque scritto a Sangiuliano segnalando che la stessa sorte la subirà il Complesso Termale al Solaro di Castellammare, di un’importanza enorme e presente nel censimento delle architetture italiane dal 1945 ad oggi del ministero. La scusa? Quello di voler costruire un ospedale, come se quello fosse l’unico posto per farlo. Insomma l’ennesima vergogna senza precedenti”.

Lavori allo stadio Collana, la risposta del Ministero della Cultura

Questa la risposta del Ministero della Cultura: “Tutto quanto premesso e considerato si precisa che, in quanto complesso architettonico storico di proprietà pubblica l’immobile è tutelato ope legis ai sensi dell’art.10 del D.Lgs 42/2004 e che pertanto, in base ai disposti dell’art.21 del richiamato Codice dei Beni Culturali e del Paesaggio l’esecuzione di opere e lavori di qualunque genere su beni culturali è subordinata ad autorizzazione del Soprintendente. Si diffida pertanto l’Amministrazione ad eseguire lavori preventivamente non autorizzati per quanto di competenza fornendo chiarimenti su quanto eseguito e trasmettendo a questo Ufficio, ai fini autorizzativi, per tempo le proposte progettuali. Si ricorda infine la necessità di sottoporre a Verifica dell’Interesse Culturale il complesso architettonico dello Stadio Collana, avente più di settanta anni, così come previsto dall’art.12 del D.Lgs 42/2004. Si rimane in attesa di sollecito riscontro”.

Lavori allo stadio Collana: il quesito di Muscarà

La risposta del Ministero


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