Campi Flegrei, Muscarà: “Pensano solo a far cassa mentre i cittadini temono il peggio”

La consigliera Muscarà sulla situazione dei Campi Flegrei


Sulla questione del bradisismo ai Campi Flegrei, a seguito dell’ultima scossa di terremoto avvertita in tutta la provincia di Napoli, è intervenuta la consigliera regionale Maria Muscarà.

Terremoto ai Campi Flegrei: parla la consigliera Muscarà

“Gli interessi speculativi nei Campi Flegrei sono così radicati che si grida all’emergenza solo quando ormai è troppo tardi. Da anni si conoscono i rischi legati al bradisismo e non solo quelli, eppure nessun serio lavoro è stato avviato per supportare la popolazione residente nelle zone più a rischio. Al contrario, la Regione Campania ha consentito nuove edificazioni in piena zona rossa ignorando la mia legge sulla inedificabilità e sugli emendamenti presentati nella legge urbanistica” – ha denunciato la consigliera.

“A questo punto l’unica soluzione da adottare è di passare da livello di allerta attenzione (giallo) a pre-allarme (arancione), atteso che gli eventi delle ultime settimane (aumento della velocità di sollevamento e maggiore intensità e frequenza delle scosse) ci avvicinano a una situazione di criticità potenzialmente pericolosa per le persone. Manca ed è mancato il coraggio di fare un passo del genere così come si ridusse l’area rossa in area speditiva adesso si gioca  all’armocromista con le sfumature di arancione”.

“L’ultima notte ci ha riportato ancora una volta alla realtà: il rischio sismico non è un’ipotesi lontana, ma un pericolo concreto che può colpire in qualsiasi momento, amplificato dal panico e dall’assenza di un piano di evacuazione efficace”.

Mentre i cittadini temono il peggio, chi avrebbe dovuto pianificare e prevenire ha pensato solo a far cassa. È inaccettabile che la legge urbanistica regionale consenta edificazioni in zona rossa, ignorando i vincoli della Protezione Civile, mentre l’unica soluzione proposta è la creazione di una cosiddetta Area Speditiva, un contentino che non tutela realmente la popolazione continua la consigliera”.

La denuncia è rivolta anche ad alcuni esperimenti ritenuti pericolosi, come le trivellazioni, finanziate con 4 milioni di euro dalla Regione e sospese nel 2022 a seguito di un incidente: Oggi gli stessi che hanno incassato quei fondi gridano all’emergenza, ma la verità è che per anni si è speculato sulla pelle dei cittadini. Nessuna strategia di alleggerimento demografico, nessun piano di mobilità adeguato, nessun controllo rigoroso delle costruzioni: solo affari e cemento”.

Se non si agisce subito, in caso di emergenza sarà il caos. E la responsabilità ricadrà su chi ha permesso che il problema fosse ignorato per anni, ma forse neanche in quel caso pagherà!” – ha concluso Muscarà.


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