Una colata di vernice rossa sulla facciata del Maximall, passanti increduli, video virali, commenti ironici e indignati: sembrava l’ennesimo incidente di cantiere finito male, ma dietro quell’apparente imprevisto si nascondeva una mossa di marketing ben studiata.

Il video, diventato virale in poche ore, mostrava quella che sembrava una manovra maldestra da parte di alcuni operai sul tetto del centro commerciale, culminata con il rovesciamento di bidoni di vernice rossa sulla facciata e sulle porte d’ingresso. L’effetto era talmente realistico da ingannare chiunque, complici le immagini girate da finti passanti – in realtà attori – e un’ambientazione perfettamente verosimile.

Nel video, la vernice rosso acceso si spargeva lungo l’ingresso del centro commerciale, suscitando reazioni e speculazioni in rete. L’accesso al centro – secondo la narrazione – era stato brevemente chiuso “per motivi di sicurezza”, aumentando la credibilità dell’incidente.

Ma velocemente, analizzando attentamente le immagini, tutto è stato chiaro: frutto di una campagna virale creata con sofisticati strumenti di AI e tecniche di deepfake visivo.

Obiettivo: stupire e attirare l’attenzione

Con questa trovata, il Maximall ha voluto lanciare una nuova campagna sull’arte contemporanea e l’uso del colore negli spazi urbani, giocando con i confini tra realtà e finzione, fra opera d’arte e incidente urbano. Un modo per parlare di innovazione, creatività e tecnologie digitali in chiave pop e provocatoria.