Napoli, imponeva ai turisti una tassa inesistente. Quelle vere non le pagava

Polizia Municipale. Immagine di repertorio


Napoli – Una vera e propria furbata, quella messa in atto da un gestore di un casa vacanze a Napoli, per guadagnare di più ingannando i poveri turisti. Infatti oltre alla dovuta tassa di soggiorno, che oscilla nella nostra città dal pagamento di 1.50 euro fino a 5 euro, il furbo “padrone di casa” imponeva agli ospiti anche una “ecotassa”, che finiva dritta dritta nelle sue tasche.

A scoprire la truffa è stata la Polizia Municipale di Napoli, dopo una sollecitazione da parte dell’Osservatorio turistico, che nei suoi sopralluoghi ha scoperto anche altre irregolarità “burocratiche” della struttura. Come conferma la Repubblica.it, la casa vacanza non era registrata come locale adibito al pernottamento e all’accoglienza, ma come una semplice bottega. Inoltre la struttura non adempiva a tutti i pagamenti dovuti presso il Comune, dalla tassa rifiuti al versamento della tassa di soggiorno.

Ora la struttura è stata chiusa, affinché venga messo tutto in regola. Il proprietario dovrà sborsare oltre 4mila euro per i vari verbali ricevuti. E per quanto riguarda “la truffa dell’ecotassa”, ha giustificato il tutto sostenendo che è stato solo un errore informativo e che non ha mai riscosso niente che non fosse legale.


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