Luigi Vanvitelli: il genio napoletano che costruì la Reggia di Caserta

Luigi Vanvitelli


Luigi Vanvitelli è conosciuto, oggi, come il genio che costruì la Reggia di Caserta. In pochi, però, sanno che il suo vero nome era Lodewijk van Wittel: era infatti figlio di un famosissimo vedutista belga, Gaspar van Wittel, trasferitosi a Napoli nel 1694 su richiesta del viceré duca di Medinaceli che fu anche padrino del piccolo Luigi.

Luigi Vanvitelli, l’architetto della Reggia di Caserta

Luigi Vanvitelli nacque proprio nella capitale partenopea il 12 Maggio del 1700, e lì crebbe e sviluppò il suo talento artistico, al punto che il suo nome venne italianizzato in Luigi Vanvitelli, molto simile come pronuncia al suo vero nome teutonico.

A 32 anni il giovane Luigi cercò di farsi strada a Roma, un trampolino fondamentale per tutti gli artisti del tempo. Partecipò al concorso per la nuova facciata di San Giovanni in Laterano ed a quello per la Fontana di Trevi, ma in entrambi il suo progetto venne scartato. Per quanto le sue architetture, rivoluzionarie per il tempo, piacessero ad un pubblico di nicchia composto dalle persone colte della città eterna, non furono apprezzate dal pubblico e dalla giuria romana, radicata ancora in uno stile Barocco e poco incline all’innovazione e alla “trasgressione” delle opere di Vanvitelli.

Visuale laterale Acquedotto Carolino

Visuale laterale Acquedotto Carolino

Tuttavia, il giovane ottenne ciò per cui si era recato a Roma: far conoscere il suo nome negli ambienti più altolocati. Papa Clemente XII commissionò all’architetto napoletano importantissime opere pubbliche ad Ancona. L’intera zona portuale della città andava rimodernata ed ampliata per adeguarsi al compito di importante scalo commerciale. Vanvitelli trasformò completamente il porto di Ancona che, ancora oggi, porta i segni della maestosità del lavoro dell’artista: importantissimo il Lazzaretto, l’intera struttura del molo nuovo e la Chiesa del Gesù nuovo che sovrasta il mare. Questi lavori gli valsero l’approvazione che non era riuscito a guadagnare in passato e, tornato a Roma, ottenne l’importantissima carica di architetto della Basilica di San Pietro.

Reggia di Caserta

Fu proprio in quel florido periodo che Carlo di Borbone, re di Napoli, decise di affidare a Luigi Vanvitelli la costruzione della nuova Reggia che sarebbe sorta a Caserta, a pochi chilometri dalla capitale, così come la Reggia di Versailles era decentrata rispetto a Parigi. Non è un segreto, infatti, che Carlo chiese all’architetto di ispirarsi alla reggia francese, ma Vanvitelli fece molto di più. L’impresa titanica iniziò dall’Acquedotto Carolino, progettato ispirandosi agli antichi acquedotti romani, che avrebbe dovuto rifornire d’acqua la Reggia, le sue maestose fontane e l’intera città circostante. Una cascata artificiale portava, e porta ancora oggi, l’acqua alle vasche dei giardini mentre statue marmoree simboliche e delicate abbellivano ogni anfratto. Purtroppo, però, Vanvitelli non vide mai il completamento della sua opera e morì a Caserta nel 1773. Tuttavia i lavori continuarono con la guida di suo figlio, Carlo Vanvitelli, che seppe tener fede al progetto del padre con lo stesso stile e la stessa cura smodata per i dettagli.


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