Napoli-Carpi 1-0: cronaca e tabellino


Il Calcio Napoli ritorna al San Paolo dopo la bella vittoria a Roma con la Lazio e lo fa per un appuntamento facile sulla carta, ma dimostratosi subito ostico per merito di una preparazione accuratamente firmata dal sagace Fabrizio Castori, che già all’andata tagliò le ali agli azzurri. Si riedono Hysaj e Allan, la cui fedina è stata ripulita con l’assenza nella capitale, e Valdifiori prende il posto di Jorginho squalificato. Tra le file degli ospiti spiccano le figure di Letizia e Bianco, entrambi napoletani doc ed emozionatissimi all’ingresso sul prato del San Paolo.

Pronti via Higuain accende il motore della gara quando raccoglie l’invito di Ghoulam ma trova l’opposizione sicura di Belec. Sarà il preludio del tema che accompagnerà la prima frazione. Il Napoli attacca piazzando le tende azzurre nella metà campo biancorossa (in abito scuro per l’occasione), non riuscendo tuttavia a trovare il pertugio giusto per passare in vantaggio. Il Pipita ci proverà ancora all’8′ e al 14′, e in entrambe le occasioni la mira non sarà il suo forte. Avanza con la testa la squadra di Sarri, specialmente con quella di José Callejon, il più pericoloso dei suoi. Lo spagnolo ci proverà, appunto, con inserimenti finalizzati dai colpi di testa sui traversoni dalla destra, sia al 26′ che al 28′. Ma l’episodio che cambia le sorti del match, o meglio, evita che il corso della partita prenda un verso positivo per gli azzurri, arriva al 23′ quando lo stesso Callejon viene trattenuto platealmente nel cuore dell’area senza però trovare il parere a favore dell’arbitro Doveri, che non punisce il fallo di Sabelli. La prima frazione scorrerà via con il Napoli alla ricerca vana del gol ispezionato senza successo da Callejon (questa volta di sinistro dopo un batti e ribatti in area) e con Insigne che calcia fuori al volo di destro pochi secondi prima del duplice fischio.

La ripresa comincia, manco a dirlo, con gli azzurri all’arrembaggio che produce la rete di Callejon. Ma quando lo spagnolo inizia a esultare, l’arbitro Doveri annulla il vantaggio azzurri per una posizione di fuorigioco che, replay alla mano, proprio non c’era. Secondo disastro della classe arbitrale che poco dopo si ripeterà, perché in fondo “non c’è due senza tre”: per un fallo di Zaccardo su Insigne, il direttore di gara espelle Raffaele Bianco che si trovava attaccato al difensore campione del mondo nel 2006. Dopo due minuti di conciliabolo, durante i quali Doveri torna un paio di volte sulla sua decisione, il centrocampista del Carpi accetta la punizione e va anzitempo sotto la doccia.

Con il Carpi in dieci effettivi, Sarri pensa a dare un po’ di brio all’attacco azzurro, e alterna Mertens a Callejon quantomeno per provare la soluzione delle serpentine che caratterizzano il gioco del belga. Quando al San Paolo arriva la notizia del vantaggio della Juventus a Frosinone, e nel popolo partenopeo si iniziano a diffondere le ombre dei sospetti, l’arbitro Doveri esercita il diritto di compensazione (finalmente) e questa volta sì che punisce la trattenuta di Daprelà su Koulibaly all’interno dell’area carpigiana al 68′. Sul dischetto si presenta Gonzalo Higuain che fredda Belec e mette a referto la 24a rete in 24 partite: implacabile.

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Il Napoli allora prova il colpo del ko due volte nel giro di pochi minuti, ma sia il Pipita che Insigne non tengono fede alle rispettive qualità. A far drizzare la schiena al San Paolo ci pensa Mancosu al 79′ con un sinistro che sibila il palo destro dell’inoperoso Reina. Sarri concede il meritato riposo a Higuain inserendo Gabbiadini all’81’. Sessanta secondi dopo Mertens pecca di generosità e, invece di calciare in porta da ottima posizione, sceglie di provare l’assist per Hamsik che viene anticipato miracolosamente. Lorenzo Insigne, autore di una prova molto convincente, viene richiamato in panchina forse anche in vista del match di settimana prossima: al suo posto entra El Kaddouri che va a chiudere un tridente tutto nuovo.

Il finale del San Paolo è sempre lo stesso: i tifosi azzurri intonato il coro diventato tormentone e salutano la capolista con la speranza di ritrovarla ancora saldamente al primo posto dopo l’appuntamento a questo punto fondamentale di sabato prossimo allo Juventus Stadium. Il Napoli si dimostra ancora una volta più forte di tutto e tutti, anche dell’arbitraggio.

 

TABELLINO: Napoli-Carpi 1-0

NAPOLI (4-3-3): Reina, Hysaj, Albiol, Koulibaly, Ghoulam, Allan, Valdifiori, Hamsik, Callejon (dal 61′ Mertens), Higuain (dall’81’ Gabbiadini), Insigne (dall’83’ El Kaddouri).

CARPI ( 3-5-2): Belec, Letizia, Romagnoli, Poli (dal 60′ Daprelà), Pasciuti (dal 13′ Zaccardo), Crimi, Bianco, Martinho, Sabelli, Mancosu (dal 78′ Verdi), Lasagna.

Arbitro: Doveri        Assistenti: Posado e Pegorin         Quarto uomo: Stallone

Ammoniti: Crimi, Albiol, Martinho, Poli, Romagnoli.

Espulsi: Bianco

Reti: 69′ Higuain

Recupero: 2′ primo tempo, 4′ secondo tempo


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