Barbara d’Urso, polemiche sulla conduttrice melodrammatica di Canale 5


In tutto il mondo, salvo casi di razzismo dovuto ai luoghi comuni figli dell’ignoranza, i napoletani vengono subito associati a gente simpatica e solare, un popolo sorridente che mette allegria, il problema da porsi però c’è ed è evidente: quando in TV appare la Signora Barbara d’Urso, armata di una delle sue espressioni migliori di collera e dispiacere, tipiche di una persona costantemente distrutta dal dolore (altrui), cosa penseranno realmente dei napoletani?

Un’idea si può dedurre, da conduttrice ed attrice melodrammatica, la d’Urso  non trova molta difficoltà a variare nei ruoli che probabilmente a lei sembrano interpretati egregiamente, ma alla maggior parte del pubblico no. Dal Lunedì al Venerdì, il pomeriggio di Canale 5 è costantemente occupato dalle sue lacrime, espressioni di dolore e commozione, solo di rado alternata a momenti di felicità che troppo spesso derivano da gossip di poco conto o da abbondanti prese in giro verso terzi, che pur di apparire in TV accettano di ridicolizzarsi pubblicamente. Negli ultimi tempi sono emerse dichiarazioni di diversi personaggi più o meno conosciuti che hanno raccontato che l’invito della d’Urso a partecipare alla trasmissione è valido soltanto se in TV si va a raccontare di drammi, siano questi sentimentali o di salute, verità o menzogne non importa, l’importante è il dramma, a queste si sono aggiunte le voci degli attacchi a Barbara d’Urso da parte di giornalisti che non accettano più quella che hanno definito ‘la TV del dolore’ , un modo che a parer loro, vuole solo essere speculazione dei dolori altrui.

Basterebbe pensare al più comune fatto di cronaca riguardante Elena Ceste, la ‘regina’ del pomeriggio di Canale 5, non sapendo più quali argomenti trattare, dopo, gli amanti, i teli dei capannoni e quanto segue è finita a parlare del cane della povera donna trovata senza vita. Sembra un racconto divertente, ma c’è da pensare: possibile continuare a sostenere che le informazioni televisive della d’Urso siano fatti di cronaca e non TV spicciola e condotta male? Subire un’intera settimana, fatta eccezione del Sabato, le lacrime di disperazione alternate immediatamente a gioia immensa possono realmente rientrare nella categoria di programmi che valorizzano la TV italiana? Certo ognuno ha diritto di distrarsi con qualcosa di più leggero, ma la nostra Barbara d’Urso evidentemente ha confuso la leggerezza di un programma con la mancata serietà con cui si fa il proprio mestiere e si trattano gli argomenti. Mostrare lacrime facili in TV per fare ascolti è solo segno di speculazione e non di vicinanza verso chi soffre, e questo è un pensiero che accomuna tutti, non solo i napoletani, questo pensiero comune è forse l’unica cosa che unisce l’Italia da Nord a Sud.

Signora Barbara d’Urso, perché non cambiare registro?


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