Giovanni trovato senza vita sulla barca, aveva 21 anni. Il sindaco: “Era lì per lavorare”
Ago 11, 2025 - Veronica Ronza
Giovanni Marchionni, il ragazzo di Bacoli morto in Sardegna
Disposto l’esame autoptico per chiarire le cause del decesso di Giovanni Marchionni, il ragazzo di Bacoli, morto a 21 anni tra Olbia e la Costa Smeralda, in Sardegna.
Bacoli piange Giovanni: morto a 21 anni in Costa Smeralda
Il giovane sarebbe stato ritrovato privo di vita, lo scorso venerdì, nella cabina di prua di un motoscafo ormeggiato nel porticciolo della Marina di Portisco. L’ipotesi è quella di un decesso avvenuto per esalazioni tossiche, probabilmente emanate dal bagno chimico o dalle batterie ma si tratta di un’eventualità ancora tutta da accertare.
Dolore a Bacoli, paese originario del giovane, dove è stato disposto il lutto cittadino per la giornata dei funerali. Giovanni sarebbe partito per questioni di lavoro, perdendo però la vita a bordo dell’imbarcazione, a soli 21 anni.
“E’ diventato un caso nazionale. Anche a Gaeta suonano le barche per il giovane lavoratore di Bacoli morto in Sardegna, a soli 21 anni. Così come è accaduto nel mare di Pozzuoli, Procida. Anche dal Lazio, in occasione delle celebrazioni per la Madonna di Portosalvo, giunge una richiesta unanime: verità per Giovanni” – ha dichiarato il sindaco di Bacoli, Josi Gerardo Della Ragione.
“In migliaia sul web i messaggi di cordoglio, dolore e attesa per conoscere gli esiti dell’autopsia che avverrà mercoledì. Siamo tutti al fianco della famiglia e siamo fiduciosi sul fatto che venga fatta presto chiarezza, da parte degli organi competenti, per una morte che ha ancora tanti punti interrogativi”.
“Un ragazzo ricco di sogni e di speranze, partito da Bacoli per lavorare in Costa Smeralda, su uno yacht importante. Non per fare vacanza, Giovanni Marchionni era lì per lavorare. Questo è un fatto inequivocabile ed è da qui che si deve partire per scoprire cosa è accaduto in quella maledetta notte su quella barca attraccata alla Marina di Portisco”.
“Sono tante le domande senza ancora una risposta e rimbalzano dalle principali tv ai più importanti quotidiani cartacei e social nazionali. Possano questi clacson fatti suonare in mare in tutta Italia, aiutare e fare luce su una tragedia che affligge un’intera comunità”.
