Quattro napoletani partono per Formentera, ma qualcosa va storto: ecco la storia


Agosto, per moltissimi giovani, è il momento ideale per una divertente vacanza fra amici. Come molti di noi sanno, organizzare una di queste partenze comuni è uno dei lavori più stressanti e difficili, al punto che spesso si inizia a prenotare ed accordarsi dai primi mesi dell’anno: bisogna venire incontro ai bisogni di tutti, alle esigenze più disparate ed ai piccoli difetti che, in questi frangenti, diventano problemi insormontabili.

Ad esempio, un difetto altamente nocivo in queste circostanze è la sbadataggine. Lo sanno bene quattro ragazzi di Giugliano che, proprio a causa di ciò, hanno visto sfumare la loro vacanza da sogno. I quattro sarebbero dovuti partire per Formentera, luogo ideale per giovani che vogliono svagarsi dopo un anno di lavoro e noia. Avevano anche trovato un economico aereo che, da Roma, li avrebbe portati ad Ibiza, dove avrebbero preso un’imbarcazione per l’ambita meta.

Così i ragazzi hanno caricato un’auto di bagagli e si sono diretti all’aeroporto di Ciampino con larghissimo anticipo: del resto, si sa che per il chek-in bisogna presentarsi almeno un’ora prima. Non si sono preoccupati nemmeno quando fra gli aerei annunciati non ce n’era nessuno per Ibiza, visto il largo anticipo col quale erano arrivati. Tuttavia, dopo un paio d’ore d’attesa la situazione è diventata allarmante.

Inizialmente avevano pensato ad un ritardo non annunciato, oppure ad un problema della ditta, poi la triste verità è venuta a galla. Controllando meglio i biglietti ed i vari titoli di viaggio, i giovani si sono accorti che il loro volo era previsto all’orario giusto, ma il giorno prima. La colpa è del ragazzo che ha organizzato tutto, che ha segnato il giorno sbagliato sul calendario del suo smartphone e non ha più controllato, sicuro che la tecnologia non lo avrebbe mai tradito. Pur di iniziare l’ambita vacanza, i giovani giuglianesi hanno cercato un secondo volo, ma niente. Inoltre, è ovvio che, visto un tale grossolano errore, i biglietti non utilizzati non potevano essere rimborsati.

Demoralizzati, i ragazzi si sono convinti a tornare a casa, promettendo di non raccontare a nessuno l’accaduto. Fortunatamente per i lettori e sfortunatamente per l’orgoglio dei giovani, il fratello di uno di loro ha innescato un passa parola che è finito presto sulle pagine di InterNapoli, che ha diffuso la notizia.


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