Aggressione alla Ciclofficina Raffaele Viviani: “È stato un attacco di stampo fascista”


Ieri, Giovedì 9 Aprile 2015, alla Ciclofficina popolare “Raffaele Viviani” si è consumata un’aggressione, nella quale un gruppo di individui ha percosso i volontari armati di mazze, cinture e catene. I quotidiani locali avevano parlato di una semplice rissa, invenzione che, secondo Radio Asharam, è causata dal fatto di voler arrivare per primi sulla notizia, sacrificando la verifica e l’approfondimento della stessa. Di seguito il comunicato de “Gli amici della Filangieri” che fa luce su quanto successo:

Ieri, giovedì, 9 aprile, la “Ciclofficina popolare Raffaele Viviani” ha subìto una violenta aggressione durante il consueto orario di apertura al pubblico.

L’accaduto ci preoccupa non poco vista l’entità dell’attacco di chiaro stampo fascista.
L’avvenimento ci lascia ancor più stupiti vista la nostra natura apartitica come da statuto.
Un gruppo di persone munito di mazze, cinture e catene senza nessuna motivazione plausibile ha aggredito i giovani volontari mentre svolgevano le attività inerenti il laboratorio.

L’associazione di promozione sociale “Gli amici della Filangieri” da anni opera sul territorio stabiese attraverso iniziative volte alla sensibilizzazione di tematiche quali l’ambiente, l’integrazione sociale e la tutela del patrimonio culturale.

Smentiamo le notizie emerse a caldo su alcune testate locali che affermano ci sia stata una rissa tra diverse componenti politiche e invitiamo gli organi di stampa a rettificare gli articoli che contengono informazioni non veritiere, alla luce di questo comunicato.

Ci teniamo a precisare che si tratta di un’aggressione a senso unico, a testimoniare ciò la non reazione dei volontari presenti che non hanno risposto ai violenti e ingiustificati attacchi di questi individui.
Il rammarico maggiore resta che uno dei ragazzi ha riportato una ferita al volto (12 punti di sutura).

Speriamo che l’episodio non sia affrontato con leggerezza da parte delle forze competenti per evitare che in futuro possano avvenire nuovamente fatti del genere a noi come ad altri.

Foto: Gli Amici della Filangieri


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