Coronavirus a Napoli, entro lunedì la consegna delle maschere da sub modificate

Foto: Alessio Bigini


Nelle situazioni di emergenza la creatività è l’unico modo, spesso, per uscire dallo stato di necessità. Lo sanno bene i napoletani, che nel corso della storia hanno dimostrato di saper ricavare espedienti dal nulla. L’emergenza coronavirus ha messo in moto diverse iniziative, tra cui la conversione delle maschere da snorkeling per la loro utilizzazione come terapia intensiva.

Tra gli attori abbiamo The Spark Creative Hub, insieme ad altre realtà quali FabLabNapoli, il laboratorio Re-Made in Rione Sanità ed altri, che hanno avviato la procedura di produzione di valvole Charlotte attraverso la stampa 3D. Entro l’inizio della prossima settimana si dovrebbe essere in grado di le prime mascherine all’Ospedale del Mare, grazie alla collaborazione fondamentale del dottor Trama della Protezione Civile.

progetto mascherine sub

Il disegno del progetto dell’architetto Michela Musto

A realizzare il progetto per The Spark Creative Hub è stata l’architetto Michela Musto, che sottolinea l’importanza di coinvolgere quante più realtà per incrementare la produzione delle valvole e dare, così, una grossa mano alla macchina sanitaria che ha estremamente bisogno di dispositivi, dato lo scarso numero disponibile.

In tal modo non solo si contribuisce a salvare vite umane, ma è possibile uscire più in fretta dall’emergenza con tutte le conseguenze positive del caso. Ricordiamo, infatti, che da alcune settimane molte attività sono chiuse e tante persone sono in difficoltà economica. Si capisce, dunque, come sia fondamentale che ognuno faccia la propria parte secondo le disponibilità e competenze di ognuno.

Qui sotto potete vedere una di quelle realizzate da Alessio Bigini, un ragazzi toscano di 22 anni appassionato di Stampa 3D.


Ricevi le nostre ultime notizie da Google News: clicca su SEGUICI, poi nella nuova schermata clicca sul pulsante con la stella!
SEGUICI