Elvira, il padre della ragazza che era sulla moto che l’ha uccisa: “Anche mia figlia vittima di quel pazzo”

Elvira padre ragazza


Elvira, uccisa a soli 34 anni da una moto pirata sul lungomare di Napoli. A parlare ora è il padre della ragazza che si trovava come passeggera sul mezzo che ha travolto la giovane davanti allo chalet dove lavorava.

Innanzitutto – dice l’uomo – con tutto il mio cuore voglio fare le condoglianze alla famiglia di Elvira, in questo caso le parole sono zero. Non esiste conforto per un genitore. Lo posso capire io perché dietro alla moto di quel pazzo c’era mia figlia“.

Non si può morire così, – prosegue – dovrà esserci una pena esemplare. Non era amico di mia figlia ma un semplice conoscente. Ha chiesto a questo ragazzo di accompagnarla al bar più vicino per andare in bagno e poi è successo quello che è successo. Quella notte pregavo non solo per mia figlia ma anche per quella ragazza“.

Ci stringiamo attorno alla famiglia di Elvira, anche mia figlia è stata vittima di un pazzo. Un abbraccio, non dovrebbero mai succedere queste cose, mai“, conclude.

Giustizia per Elvira, parla la mamma

Stamattina sono stati in tanti che sono scesi sul lungomare napoletano per chiedere a gran voce giustizia per Elvira. Tra questi c’era anche la famiglia e la mamma ha parlato per la prima volta: “Erano due bravissimi ragazzi, dei lavoratori, amati da tutta la comunità. Me li hanno ammazzati in un modo così orribile. Vogliamo giustizia. Gli assassini dei miei figli e le loro famiglie non ci hanno mai chiesto scusa”.

Anche gli altri familiari hanno raccontato il loro dolore e la loro rabbia. “Serve rieducazione e pene certe. ”- commenta Don Maurizio Patriciello che ha preso parte alla manifestazione-“ C’è bisogno di cambiamenti.” “Ho visto Elvira morire sotto i miei occhi. Gli incidenti possono capitare ma questo non lo era, si tratta di un omicidio. Uno che corre a 200km/h ed impenna è un criminale.”- spiega un collega della 34enne vittima della moto pirata.

La ragazza aveva perso solo 8 mesi fa il fratello Mustafha, nello stesso terribile moto. Si trovava a bordo della sua bicicletta elettrica a Pianura quando è stato travolto da un’auto pirata. La conducente fu poi rintracciata qualche giorno dopo grazie alle telecamere della videosorveglianza.


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