“Senza il Reddito di Cittadinanza pronte rapine ed estorsioni”, l’avvertimento della camorra alla Meloni


Senza reddito di cittadinanza più rapine: le intercettazioni dei boss. “La Meloni vuole togliere il Reddito, non ci resta che scendere in strada a fare le rapine. O bisognerà aumentare le estorsioni”. Sono le intercettazioni della squadra mobile di Napoli che ha le conversazioni tra i boss, nelle quali si fa preciso riferimento alla cancellazione del Reddito di cittadinanza. A riportare la notizia è Cronache di Napoli.

Senza reddito di cittadinanza più rapine: le intercettazioni dei boss

Fino ad oggi i vari gruppi criminali sono riusciti ad arrotondare percependo il Reddito. Secondo recenti indagini della Finanza alcuni boss usano il Reddito di Cittadinanza per pagare gli “stipendi” agli affiliati e così risparmiano sulle casse. I finanzieri hanno spiegato che i controlli ci sono ma un richiedente può dichiarare il falso e accedere al sussidio. Poi le verifiche, che se pur sistematiche avvengono a campione. Una sorta di vulnus, al quale non è stato posto rimedio (se non una brusca accelerata nelle indagini). Intanto ne hanno approfittato i clan in forte crisi, dopo la lunga emergenza per la pandemia.

Chi richiede il reddito di cittadinanza non deve essere sottoposto a misura cautelare personale e non deve esser stato condannato in via definitiva, nei dieci anni precedenti la richiesta. Inoltre i requisiti che danno diritto al reddito di cittadinanza prevedono che l’Isee non superi i 9.360 euro all’anno e per il patrimonio mobiliare è previsto il tetto massimo dei 6.000 euro.

Cosa succede al reddito con la Meloni al governo

Fratelli d’Italia (Fdi) è il primo partito eletto in Italia con il voto del 25 settembre 2022. Che succede ora al Reddito di Cittadinanza con Giorgia Meloni premier?

Il sussidio, cavallo di battaglia del Movimento 5 Stelle, ora sarà rivisto. Non cancellato quindi ma modificato. Un sussidio che secondo la Meloni è sbagliato perché “mette sullo stesso piano chi può lavorare e chi non può farlo”. L’intenzione sarà quella di usare quei soldi per i pensionati che non arrivano a fine mese, gli over 60 senza reddito, gli invalidi e le famiglie che hanno figli a carico e non hanno entrate.

Inoltre chi può lavorare dovrà essere aiutato a trovare un impiego e non incentivato con una forma di reddito standosene a casa, come ha ribadito più volte la leader di Fratelli d’Italia.

Argomento caldo in questa campagna elettorale è stato il reddito di cittadinanza. Il Movimento 5 stelle e Impegno Civico hanno ribadito la volontà di mantenere questo sussidio. Di parere diverso è stata la Meloni che in un video sul suo profilo Facebook ha spiegato:

Dicono che Fratelli d’Italia voglia colpire i poveri e i bisognosi perché siamo contro il reddito di cittadinanza. Lo dicono ricchi individui in abiti costosi, professoroni che non sono mai usciti dai quartieri bene delle grandi città, lo dicono artisti plurimilionari dai loro jet privati. Lo dicono a noi di Fratelli d’Italia che qualcosa sulla povertà, sulle periferie, sulla durezza della vita lo abbiamo imparato sulla nostra pelle, non nelle dissertazioni dei salotti guardando qualche documentario. Sappiamo bene cosa sia la povertà e per questo vogliamo combatterla e diciamo che il reddito di cittadinanza è una misura sbagliata perché mette sullo stesso piano chi può lavorare e chi non può farlo, chi ha bisogno di assistenza e chi ha bisogno di un posto di lavoro. I 9 miliardi di euro destinati al reddito possano essere spesi molto meglio. Tralasciando gli scandali, le truffe, i controlli mancati.

Noi vogliamo continuare a proteggere i più fragili, attenere un sistema di tutela come quello del reddito anche aumentandolo rendendolo più dignitoso. Penso ai pensionati, over 60, invalidi, alle famiglie senza reddito con minori a carico. Per chi le cose devono cambiare sono quelle tra i 18 i 59 anni e possono lavorare, circa il 50% dei percettori. Nessuno ha trovato lavoro grazie ai mitologici navigator, queste persone con noi saranno aiutate a trovare lavoro. Per chi conosce la povertà sa che per combatterla bisogna sconfiggere le cause che lo generano. Abbiamo ingenti risorse, 28 milioni di euro, oltre gli 8 che non abbiamo usato per trovare lavoro. Serve un corso di formazione con forti prospettive di assunzione. Questa è la differenza tra il partito serio e quelle forze politiche che vogliono tenere gli italiani sotto il ricatto dell’assistenzialismo di stato e chiedere il voto alle elezioni“.


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