
L’Università Federico II conferisce la Laurea magistrale honoris causa ad Alberto Angela in Geologia e Geologia Applicata. La cerimonia è prevista per lunedì 5 giugno 2023, alle ore 11, nell’Aula Magna Storica della Federico II, in corso Umberto I, 40 e verrà trasmessa in diretta streaming.
Laurea honoris causa della Federico II ad Alberto Angela
Introdurranno i meriti del paleontologo e divulgatore scientifico, gli interventi di Matteo Lorito, Rettore Università degli Studi di Napoli Federico II, e di Vincenzo Morra, Direttore del Dipartimento di Scienze della Terra, dell’Ambiente e delle Risorse.
Ne terrà la Laudatio Pasquale Raia, Professore di Paleontologia e Paleoecologia presso il Dipartimento di Scienze della Terra, dell’Ambiente e delle Risorse dell’Ateneo federiciano. Seguirà la Lectio Magistralis di Alberto Angela e il conferimento della Laurea.
Laurea HC Alberto Angela unina 2Il secondo conferimento di un’Università napoletana
Si tratta della seconda laurea honoris causa conferita ad Albergo Angela da una Università di Napoli. Nel 2019 fu l’ateneo Suor Orsola Benincasa a premiarlo con una Laurea Magistrale in Archeologia per “la straordinaria capacità di sintesi tra competenza e comunicazione, ovvero tra i valori della conoscenza scientifica e i metodi della trasmissione del sapere nell’Era dei nuovi media”.
L’amore di Alberto Angela per Napoli
È quasi superfluo esporre i motivi di un riconoscimento così importante per Alberto Angela. La sua non è una semplice attività di divulgatore, alla quale comunque affianca quella di studioso, ma attraverso i suoi servizi e le sue trasmissioni riesce a far amare la scienza al grande pubblico che lo segue e apprezza. È estremamente noto inoltre il suo amore per Napoli, della quale è cittadino onorario, e a cui ha dedicato negli anni numerose dichiarazioni d’amore.
In una delle più celebri ha affermato: “A renderla unica è la cultura millenaria sopravvissuta nelle sue strade. Faccio un esempio: in pochissimi luoghi si trovano nuove generazioni che, in parte, usano ancora oggi lo stesso linguaggio e gli stessi riferimenti alla tradizione dei loro antenati. Di solito c’è un distacco, una cesura, ma a Napoli no. Questa città è in grado di assorbire lo scorrere del tempo e farlo suo. È come una bella donna che, magicamente, resta sempre nel fiore degli anni”.