Nata di appena 1 kg e salvata a Napoli: Francesca ora ha 19 anni e vuole fare il medico


Festa all’ospedale Cardarelli di Napoli per una visita speciale: la giovane Francesca è tornata nella sala della Terapia Intensiva Neonatale, dove ha trascorso i primi giorni di vita, per salutare i medici che le hanno salvato la vita ben 19 anni fa.

Ospedale Cardarelli di Napoli: Francesca torna dai medici della Terapia Neonatale

Una storia commovente quella di Francesca che è riuscita ad aggrapparsi alla vita con tutte le sue forze, grazie all’aiuto dei medici dell’ospedale partenopeo che le hanno salvato la vita. Era il 29 luglio del 2004 quando la madre, con una gravidanza in corso alla 29esima settimana, giunse al pronto soccorso dando alla luce, poche ore dopo, la sua bambina che pesava solo 1.150 grammi.

La mamma fu affidata alle cure del reparto di Ginecologia ed Ostetricia attrezzato per le emergenze e la piccola presa in carico dalla Terapia Intensiva Neonatale del nosocomio, capace di gestire simili criticità. A poche settimane dal suo 19esimo compleanno, Francesca è tornata in quella TIN dove ha ritrovato Claudio Iervolino, uno dei medici che si era occupato di lei quando era appena nata, Maria Gabriella De Luca, alla guida del reparto.

L’esperienza dei suoi primi tre mesi di vita segnerà in positivo anche il futuro della ragazza che sogna di diventare un medico ed è già pronta per partecipare ai prossimi test per accedere alla facoltà di medicina che si terranno il 25 luglio.

La Terapia Intensiva Neonatale dell’ospedale Cardarelli continua ad affermarsi un’eccellenza della sanità campana. Ogni anno accoglie circa 300 neonati, anche a seguito di trasferimenti da altre cliniche e ospedali campani, mediante il sistema di Trasporto di Emergenza Neonatale, una rete regionale di ambulanze che garantisce spostamenti in sicurezza per i neonati che necessitano di assistenza in TIN.

Il reparto vanta particolari specializzazioni nella gestione dei neonati prematuri e con patologie infettive, malformative, neurologiche. La presa in carico dei piccoli pazienti si prolunga anche dopo il ricovero, attraverso l’ambulatorio di sorveglianza del neonato a rischio.


Ricevi le nostre ultime notizie da Google News: clicca su SEGUICI, poi nella nuova schermata clicca sul pulsante con la stella!
SEGUICI