Trasporti a Napoli, Cosenza entusiasta: “Nel 2024 ci sarà il boom: treni, bus elettrici e piste ciclabili”


Per la città di Napoli sarà un 2024 con un boom per il trasporto pubblico. Lo afferma l’assessore Edoardo Cosenza che, allo stesso tempo, fa un bilancio del 2023 ed offre delle previsioni per l’anno nuovo che dovrebbe rappresentare una svolta importantissima ed attesa ormai da decenni per la qualità della vita, il traffico, la viabilità, la fruibilità per cittadini e turisti.

Trasporti a Napoli: come sarà il 2024 per l’assessore Cosenza

L’assessore Cosenza parla in primis della principale linea metropolitana: Grande svolta per la Linea 1, che per numeri e per sostenibilità costituisce l’asse portante dei trasporti a Napoli. Eravamo partiti nel 2021 con 12 unità di trazione circolanti, piuttosto scalcinate, che costituivano 6 trenini con frequenza di 13,5 minuti”.

“Quando per malfunzionamento (poveri trenini, hanno 30 anni di vita ed oltre 1,5 milioni di km percorsi) scendevano a 4, o meno, la tratta diventava ingestibile per sovraffollamenti pericolosi in banchina e si doveva ridurre alla sola sottotratta Piscinola – Dante. Adesso circolano 30 unità di trazione, formando 8 treni nuovi e 2 vecchi, tutti “lunghi”. Un aumento del 250%. Uno dei 10 non è utilizzabile, perché è nella fase assolutamente finale di pre-esercizio, ma fra pochissimo va in esercizio e quindi la frequenza scenderà a 8 minuti (mediamente attesa 4 minuti) e i passeggeri contemporanei passeranno da 5.000 del 2021 a 12.500 di inizio 2024″.

“E i numeri dei passeggeri complessivi nell’anno solare sono chiari, al di là di ogni opinione. Circa 17 milioni di passeggeri nel 2021, circa 26 milioni nel 2022, circa 35 milioni nel 2023. Nel 2024 ci sarà un boom, probabilmente ben sopra 45 milioni. Prima di aumentare ulteriormente la frequenza, elimineremo gradualmente tutti i vecchi trenini, e miglioreremo la qualità del servizio. Ad esempio con la possibilità – finalmente – di usare cellulari e wifi sull’intera linea”.

Non solo Linea 1: lo stato delle altre infrastrutture

Dopo più di due decenni è attesa finalmente l’apertura dell’ascensore di Monte Echia, il quale vuol dire non solo la consegna di una infrastruttura, ma soprattutto la fine di un degrado che riguarda la sommità. Condizioni oscene e dolorose, rappresentando il luogo dove è nato il primissimo nucleo di Partenope. Poi, soprattutto, l’arrivo di 60 nuovi bus elettrici: “Il 2024 sarà un anno cruciale, con apertura dell’ascensore di Monte Echia a 25 anni dalla concezione, l’apertura della Linea 6 con tutte le 8 stazioni da mostra d’Oltremare fino a Municipio, la riapertura della funicolare di Chiaia che è fuori legge dal 2017, l‘apertura delle due stazioni di Linea 1 del Centro Direzionale e del Tribunale, con i relativi grandi parcheggi di interscambio. Sarà uno sforzo organizzativo di Comune, ANM, Ansfisa davvero straordinario, ma certo non ci impressioniamo. Ed avremo i primi 60 bus elettrici, continua la rivoluzione green”.

Il cantiere della Linea 10

Un’altra opera strategica è la Linea 10, quella che sarà caratterizzata da treni senza conducente e che consentirà di collegare il centro di Napoli con le città confinanti a nord della città: “I nuovi cantieri saranno anche tanti ed importanti. Quello del prolungamento di Linea 6 verso il deposito/stazione di Campegna, la prosecuzione del tram verso Piazza Vittoria, l’elettrificazione dei depositi bus, l’ampliamento del deposito di Linea 1 a Piscinola. E se tutto va bene anche l’avvio del Cantiere di Linea 10, una grande avventura fra Comune e Regione, con soggetto attuatore EAV e futuro gestore ANM, che avvicinerà Afragola, Casoria, Casavatore e alcuni quartieri di Napoli con il centro. E farà arrivare in metro all’Albergo dei poveri/piazza Carlo III”.

La transizione green

Un passo in avanti anche per la transizione green: “Ci saranno tante altre cose, i lavori per 38 km di ciclabile in tutte le zone di Napoli, gli stalli per auto elettriche in tutte le municipalità e in tutti i parcheggi ANM, l’avvio dei lavoro della BRT verso Ponticelli, e tanto altro che anche per scaramanzia non dico”.


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