Caos a Portici, il sindaco Cuomo querela il deputato Caramiello: “Ha detto che sono un camorrista”

Enzo Cuomo e Alessandro Caramiello


Il sindaco di Portici, Enzo Cuomo, annuncia la querela nei confronti dell’onorevole Alessandro Caramiello. Lo annuncia il primo cittadino in persona tramite la propria pagina Facebook ufficiale: un conflitto che ha raggiunto il suo culmine prendendo le mosse dalla notizia di presunti abusi edilizi presenti nell’immobile porticese – una Villa Vesuviana del Miglio D’Oro – in cui il deputato ha stabilito la propria residenza.

Portici, scontro tra Cuomo e Caramiello: si va in Tribunale

Enzo Cuomo afferma che “All’interno ed all’esterno dell’appartamento in cui abita (da certificato di residenza) il Deputato Caramiello sono stati accertati e rilevati ben 4 abusi edilizi: un vano finestra aperto abusivamente sul prospetto interno della facciata del palazzo, due balconi realizzati abusivamente, un soppalco di 18mq realizzato all’interno della casa. Gli accertamenti, i rilievi ed i provvedimenti sanzionatori con relative denunce penali sono stati effettuati dalla Polizia Municipale e dai Tecnici Comunali del settore urbanistica come per legge”.

“Evidentemente l’aver scoperto illegalità edilizie ed abusi nella casa in cui vive ha innervosito e fatto perdere la testa al Deputato Caramiello, che ha iniziato a minacciare ritorsioni contro l’Amministrazione Comunale utilizzando impropriamente e vergognosamente il suo ruolo di parlamentare, insultando e diffamando la mia persona, in quanto Capo dell’Amministrazione che ha scoperchiato gli abusi edilizi che insistevano da anni, venuti alla luce grazie a segnalazioni, probabilmente frutto di liti condominiali generate dalla boria del Deputato Caramiello, particolarmente inviso anche nel palazzo in cui vive ed è cresciuto”.

Il sindaco di Portici querela il deputato Caramiello per diffamazione

“Il deputato Caramiello nella sua rabbiosa campagna diffamatoria ha inoltrato scritti in cui ritiene che io sia un appartenente ad un clan camorristico, per queste affermazioni porterò il Deputato Caramiello a processo in un Tribunale dello Stato dove spero verrà, evitando di nascondersi dietro l’immunità parlamentare. Durante i miei mandati da Sindaco ho combattuto la criminalità’ organizzata, rischiando più volte di persona per scelte pubbliche coraggiose che tutti possono verificare, e proprio sugli abusi edilizi partecipai in prima persona alla demolizione di una villetta abusiva appartenente ad esponenti del clan Vollaro. In quel periodo molto probabilmente il Deputato Caramiello si faceva ancora cambiare il pannolino magari proprio nel soppalco, quello abusivo, e per questo oltre alla testa ed alla dignità, avrà perso anche la memoria”.

L’accusa: “Enzo Cuomo imparentato ad un clan camorristico”

Parole estremamente dure quello di Cuomo, d’altra parte il tono dello scontro verbale è molto acceso. Di contro, Caramiello ha promesso di portare “il caso a Roma” ed il caso sarebbe appunto che “Dagospia, su informazione di commissari prefettizi, ha affermato sui giornali che Cuomo Vincenzo è imparentato ad un clan camorristico della zona”. C’è da dire che l’essere imparentati a qualcuno, chiunque egli sia (e se pure Cuomo avesse effettivamente relazioni di parentela) non rende automaticamente responsabili delle sue azioni. D’altra parte non risultano indagini sul sindaco porticese, che può assolutamente affermare le sue ragioni.

Ad ogni modo Enzo Cuomo conclude: “Fermo restando la querela per le gravi diffamazioni, nonostante gli insulti e le offese del Deputato Caramiello rinnovo la disponibilità degli uffici comunali a valutare un piano di autodemolizioni e di ripristino dello stato dei luoghi e della legalità violata e a verificare le eventuali possibilità di sanare alcune delle opere abusive”.


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