Nuova scoperta agli scavi di Oplontis: trovati i resti di due donne incinte


Torre Annunziata – Continuano le indagini e gli studi antropologici, isotopici e di Dna, sui resti umani ritrovati nel sito archeologico di Oplontis, a Torre Annunziata. Le ricerche sono condotte in collaborazione con l’università del Michigan, nella persona del professore Nicola Terrenato, e l’università della West Florida, coordinata dalla professoressa Kristina Killgrove, con l’aiuto di  Andrea Acosta, una dottoranda dell’università del South Carolina.

Oggetto di studio sono i resti di 54 fuggiaschi che avevano cercato rifugio dall’eruzione del 79 d.C. nella villa di Lucius Crassus Tertius. Il prezioso ritrovamento venne fatto intorno agli anni ’90, ma solo gli studi statunitensi sono riusciti a scoprire di più sulle vittime. Come riporta Repubblica, si tratterebbe, infatti, di gruppi familiari: gli scheletri ritrovati sarebbero stati, in vita, parenti gli uni con gli altri. Ma c’è di più.

Due delle donne ritrovate erano in dolce attesa al momento del decesso: nella cavità addominale di entrambe sono visibili due feti di 36 settimane e, quindi, prossimo al parto. E’ triste pensare che due donne tanto vicine ad un evento bello come la nascita di un figlio abbiano trovato una morte tragica, ma a livello scientifico ed archeologico si tratta di un ritrovamento meraviglioso che aiuta enormemente lo studio sugli antichi romani.

Dagli scheletri gli scienziati sono riusciti ad evincere anche che gli abitanti di Pompei godessero di ottima salute, non presentando anemie o altre malattie congenite. L’unica pecca? L’igiene dentale. La maggior parte delle mascelle presenta molti denti mancanti e carie ovunque, anche nei bambini.

In foto: scheletri rinvenuti agli Scavi di Ercolano


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