Banca di Credito Popolare, approvata dai soci la fusione con Banca Regionale di Sviluppo

Banca di Credito Popolare fusione


Torre del Greco. Banca di Credito Popolare, fusione. In data 4 dicembre 2022, l’Assemblea Straordinaria dei Soci della Banca di Credito Popolare, regolarmente convocata a norma dell’art. 2502 Cod. Civ., ha deliberato di approvare il progetto di fusione per incorporazione di Banca Regionale di Sviluppo in Banca di Credito Popolare, mediante assegnazione di n°1 azione ordinaria della società incorporante per ogni 30 azioni della società incorporanda.

Banca di Credito Popolare, approvata dai soci la fusione

Ai sensi e per gli effetti di cui all’art. 2502-bis Cod. Civ. la delibera di fusione, unitamente alla documentazione di cui all’art. 2501-septies Cod. Civ., sarà sollecitamente depositata per l’iscrizione nel Registro delle Imprese di Napoli, in ossequio alle disposizioni di cui all’art. 2436 Cod. Civ.

Il medesimo progetto di fusione è stato altresì approvato dall’Assemblea Straordinaria dei Soci della Banca Regionale di Sviluppo S.p.A. il 1° dicembre 2022. L’atto di fusione tra Palazzo Vallelonga e Banca Regionale di Sviluppo verrà stipulato entro il corrente anno e depositato e iscritto presso il competente Registro delle Imprese nei termini e con le modalità di Legge.

In cosa consiste il progetto

Il Progetto di Fusione si inserisce nel più ampio contesto del percorso evolutivo già avviato da BCP la quale, tenuto conto del proprio posizionamento nella Regione di riferimento, ritiene che l’Operazione possa essere un’opportunità da cogliere, per la crescita delle masse anche per linee esterne, che consentirebbe di consolidare la propria quota di mercato, ampliando la propria base clienti su un territorio particolarmente interessante dal punto di vista economico, rispondendo così ai nuovi bisogni della clientela retail e corporate. Nello specifico, l’Operazione è finalizzata ad una potenziale valorizzazione degli assets, tangibili e intangibili, e delle competenze specialistiche delle risorse di BRS, che potrebbero garantire un forte sviluppo dei centri di competenza all’interno di BCP, nonché migliorare e rendere ancora più efficace la sua azione commerciale e il suo presidio sull’intera Regione Campania.

Attraverso l’Operazione, si ritiene che BCP quale società risultante dalla fusione potrà beneficiare di:
– un incremento dei ricavi derivanti dalla crescita delle masse e del numero dei clienti e dall’ampliamento delle possibilità di cross selling, perseguendo un progetto industriale sempre più ispirato a logiche di specializzazione, basate sui diversi bisogni dei rispettivi segmenti di clientela e sulla valorizzazione di competenze specialistiche, attraverso una più spiccata attività di consulenza, specie per il segmento Imprese;
– un programma di razionalizzazione dei costi, per rendere sostenibile il percorso di aggregazione, partendo dalla riduzione dei costi di struttura, per il riequilibrio economico basato su economie di scala, verificando quindi il livello di sovrapposizioni delle filiali, attuando logiche di centralizzazione dei costi di approvvigionamento e interventi di abbattimento di componenti di spesa razionalizzabile;
– riduzione dei rischi complessivi principalmente rappresentati dal rischio di concentrazione, nonché esposizioni verso clientela classificate come non performing;
– vantaggi fiscali legati alla recente evoluzione normativa, in particolare in materia di aggregazione tra imprese di cui alla legge di bilancio 2021 e successivamente prorogata con legge di bilancio 2022.


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