Antonio Dell’Oglio a Turris Live: “Torre del Greco nel mio cuore. Quando marcai Maradona…”

Le parole di Antonio Dell'Oglio a Turris Live


Durante la ventesima puntata di Turris Live (il programma di Vesuvio Live dedicato al mondo corallino presentato da Michele Massa e Stefano Esposito e che va in onda ogni lunedì alle ore 20:30 sui canali social) tra gli ospiti della trasmissione abbiamo avuto il piacere di fare una chiacchierata con uno dei calciatori più amati della storia della Turris, il centrocampista Antonio Dell’Oglio. L’ex Fiorentina tra le tante ci ha raccontato i segreti della rosa che è risalita in C1 nel 1997 e tutte le emozioni vissute nella sua splendida carriera da calciatore.

Le parole di Dell’Oglio a Turris Live

Dell’Oglio apre la sua chiacchierata con i ricordi della sua esperienza alla Turris: “Torre del Greco è una piazza che mi è rimasta nel cuore, anche perché mi ha dato l’opportunità di fare due campionati vincenti. Il primo quello della promozione in C1 e il secondo quando sono tornato da Ascoli, che arrivammo ai play-off e perdemmo contro il Messina. La Turris mi rimarrà sempre nel cuore. Penso e spero che la mia immagine ha anche aiutato Torre del Greco ad avere un po’ di conoscenza. Ricordo che facemmo un’amichevole contro il Napoli in settimana e lì affrontammo grandi giocatori che si ricordarono di me. Preferisco far parlare il mio curriculum, io non sono una persona che ama vantarsi però vedo che oggi ci sono in Serie A calciatori che con dieci presenze si credono grandi campioni”.

“Il segreto di quella Turris? Avevamo voglia di giocare, se c’era una discussione ci aiutavamo tutti. Poi c’era il grande Strino, sono state rose stupende. Poi la tifoseria era fantastica, mi ricordo che ci seguivano ovunque”.

La rosa della Turris nella stagione 98/99 con capitano Dell’Oglio

Il ricordo di mister Esposito

Mister Esposito è stato il protagonista principale dell’arrivo di Dell’Oglio a Torre del Greco, ecco il racconto dell’ex centrocampista di quella trattativa: “Io devo ringraziare pubblicamente il mister Esposito, avevo giocato due anni alla Juve Stabia e lui mi chiamava sempre chiedendomi di raggiungerlo a Torre del Greco. Io gli rispondevo sempre che vista la rivalità tra le due città non potevo mai venire, specialmente in quei tempi in cui ogni derby era come una finale. Il mister mi pronunciò testuali parole ‘Vieni qua che vinceremo il campionato’. Ed io dopo tanti tentennamenti decisi di accettare e firmai il contratto. Il primo ricordo però è alla fine del primo allenamento, uscii dallo spogliatoio e mi sono trovato cento tifosi che mi insultavano per via del derby. Il mister però mi disse ‘Tranquillo Antonio, diventerai il loro idolo’. Ed è poi successo”.

L’emozione del primo gol in Serie A e il racconto su Maradona

I ricordi del primo gol in Serie A e il racconto su Diego Armando Maradona: “Il primo gol in A lo feci a San Siro con l’Ascoli, e con quella rete arrivai secondo nella classifica dei gol più belli, dietro solamente a Gianluca Vialli che segnò in rovesciata. Al di fuori del gol però la gioia vera era quella di aver segnato in quello stadio”.

“Maradona? Grazie a Hugo ho avuto l’opportunità di avere la maglia di Diego ed è un cimelio di valore assoluto per me, mi hanno offerto anche tanti soldi ma ho sempre rifiutato. Lui era il calciatore che tutti sognavano di marcare e davvero non ho parole anche per descriverlo, gli davo i calci, lo fermavo in tutti i modi e lui non si lamentava mai, lo potevi picchiare e non reagiva mai. Mi ricordo che feci un’amichevole ad Avellino dove c’era anche lui, eravamo negli spogliatoi ad applaudirlo, si veste in due minuti, prende un limone e credetemi, è riuscito a fare cinquanta palleggi con un limone. Siamo rimasti tutti fermi lì a guardarlo. Poi era una persona umile, si ricordava della mia esperienza alla Fiorentina, per me è stato un onore poterlo affrontare”.


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