Torre del Greco contro l’autonomia differenziata, folla per Roberto Fico ed Emilio Borrelli


Un incontro del Comitato locale contro l’autonomia differenziata: il contestato provvedimento voluto dal governo Meloni che minaccia di scavare nel solco che da decenni già divide l’Italia tra nord e sud. Molti i cittadini intervenuti alla palestra Gil di Torre del Greco oggi 11 aprile, grazie anche ad un parterre di relatori d’eccezione.

Autonomia differenziata, Torre si informa e si mobilita

Quella che da più parti è ritenuta una vera minaccia all’unità nazionale e – soprattutto – alla tenuta sociale ed economica delle regioni del Mezzogiorno ha avuto il merito di unire sotto un unico manifesto rappresentanti politici di diverse estrazioni.

Ci riferiamo all‘autonomia differenziata, il provvedimento firmato dal leghista Roberto Calderoli che cristallizzerà una situazione di diseguaglianza economica maturata in 162 anni di unità d’Italia. Presso l’ex palestra Gil di Torre del Greco si sono dati appuntamento l’ex presidente della Camera Roberto Fico, lo scrittore e giornalista Pino Aprile, il deputato Francesco Emilio Borrelli, Giuseppe Esposito del Movimento Equità Territoriale, l’avvocato penalista Ivan Severino e l’ex deputato di Torre del Greco Luigi Gallo.

Per l’appuntamento di approfondimento è stata forte la risposta della cittadinanza torrese che ha riempito la sala in via Vittorio Veneto: decine di persone sono rimaste in piedi pur di saperne di più sulla questione ma, soprattutto, per valutare unitamente le possibilità di contrastare tale scempio.

Cosa prevede l’autonomia differenziata

In sostanza è il riconoscimento, da parte dello Stato, dell’attribuzione alle regioni di autonomia legislativa sulle materie di competenza concorrente. Insieme alle competenze, le regioni possono anche trattenere il gettito fiscale, che non sarebbe più distribuito su base nazionale a seconda delle necessità collettive.

Un provvedimento che, nella situazione di attuale disparità esistente in Italia per ragioni storiche, politiche e territoriali, porterebbe al definitivo affossamento del meridione: in barba totale ad un percorso di rinascita – seppur lungo e lentissimo – che dovrebbe invece essere agevolato per portare ogni frazione del territorio nazionale a livelli dignitosi di vita, lavoro e servizi.

autonomia differenziata relatori

I relatori dell’incontro

Borrelli: “Andiamo incontro alla desertificazione”

“Se passerà questo provvedimento, le difficoltà dei tempi odierni sembreranno addirittura un bel ricordo, con queste parole il deputato di Alleanza Verdi e Sinistra Francesco Emilio Borrelli gela la sala, aggiungendo che – per la tipologia di legge che non è costituzionale ma di materia fiscale – potrebbe essere impossibile anche promuovere un referendum abrogativo.

“Si tratta di un provvedimento che va contro il sud, avallato anche da politici meridionali. L’esatto contrario del buon provvedimento fatto in Germania dopo l’unificazione: quando la parte più ricca aiutò quella più povera per crescere insieme. In Italia ci sono ‘neuroni’ che promuovono l’opposto. La mancanza di distribuzione delle risorse si potrà affrontare solo con l’emigrazione e la desertificazione che al sud è già in corso: ma anche il nord non se la passerà bene. La Lombardia stessa va incontro all’era glaciale demografica perché, come diceva De Crescenzo, ‘si è sempre meridionali di qualcuno'”.

Un riferimento alle regioni del nord che ugualmente potrebbero essere trascinate nelle sabbie mobili di un provvedimento sbagliato: L’Italia intera rischia di diventare un grande villaggio turistico e sito archeologico. Ma noi meritiamo di più che diventare un paese di pizzerie e friggitorie”.

Pino Aprile: “Chiunque può cambiare la storia: fermiamo questa porcheria”

“La cittadinanza comincia quando finiscono incontri come quello di oggi – sottolinea lo scrittore Pino Aprile – ed è necessario fare informazione. Il giornalismo è diventato lavoro da marciapiede ed anche su questo tema dell’autonomia differenziata non ci hanno raccontato quasi nulla”.

“Siamo migliori di Calderoli che ci chiama ‘topi'”

“Non dobbiamo metterci la coscienza a posto: abbiamo il dovere di fermare questa porcheria. Non cerchiamo scuse. La psicologia sociale spiega quante persone servono a cambiare il corso dell’umanità: una sola. Perché i comportamenti del singolo, in una comunità, influenzano i comportamenti di tutti gli altri. Pensiamo a Martin Luther King o Gandhi. Nessuno può assolversi: se non ci riusciamo siamo tutti colpevoli. Altrimenti dobbiamo ammettere di essere più scemi di Calderoli: uno che ci ha chiamati topi. Cos’altro devono fare per farci dire basta ?“.

Fico: “Stiamo andando nella direzione opposta alla storia”

“Una cosa che sa fare bene il governo è stare contro i più deboli – sono le parole dell’ex presidente della Camera Roberto Fico – e Calderoli è ancora quello con la camicia verde, con le frasi razziste che prende l’acqua dal Po”.

“Non è possibile pensare ad un paese in cui i programmi scolastici sono diversi tra una regione e l’altra, e così i concorsi e gli stipendi. Questo provvedimento fa perdere totalmente il senso della Repubblica a favore del centralismo regionale che non serve a nessuno, nemmeno alle regioni più ricche”.

L’autonomia differenziata va contro la storia: stiamo ancora parlando di un’idea malsana della Lega quando invece dovremmo parlare di temi globali, energia, ambiente, intelligenza artificiale. La storia va nella direzione del globalismo, noi esattamente all’opposto”.

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