Il Sud approva l’Autonomia Differenziata: si inchina al Nord e si autocondanna a morte

Roberto Calderoli


Il Sud ha votato quasi in blocco in modo favorevole la bozza Calderoli sull’Autonomia Differenziata. I presidenti di Sicilia, Calabria, Basilicata e Molise hanno così condannato milioni di concittadini a subire una legge ingiusta e che avrà l’effetto di accentuare le disparità tra Nord e Mezzogiorno, soltanto per allinearsi alle logiche di partito. Si tratta non solo della cosiddetta secessione dei ricchi, ma del continuamento di quella pratica che risucchia risorse al meridione per darle alle terre settentrionali: il dirottamento dei fondi del Pnrr, il criterio della spesa storica, il furto di 840 miliardi dal 2000 al 2017 sono elementi che dovrebbero causare una rivoluzione politica e culturale.

Il Sud approva l’Autonomia Differenziata e si autocondanna a morte

Hanno dato voto contrario soltanto Campania e Puglia, oltre a Emilia Romagna e Toscana. Amaro il commento della Regione Campania: “La Conferenza delle Regioni ha espresso a maggioranza parere favorevole alla bozza Calderoli sull’autonomia differenziata. Le Regioni con governi di centrodestra hanno votato un disegno di legge contro il Sud e contro la Costituzione”.

“Hanno votato contro la bozza la Campania, l’Emilia Romagna, la Toscana e la Puglia, ribadendo che prima di tutto occorre garantire diritti basilari, universali ed essenziali in modo uniforme a tutti i cittadini italiani . Amareggia che le altre Regioni del Sud, con governo di centrodestra, abbiano fatto prevalere logiche di partito, allineandosi alle posizioni leghiste e nordiste, a danno delle comunità meridionali”.

La cittadinanza è colpevole: non ascolta le voci di chi la mette in guardia

È così che si consuma il tradimento del proprio popolo, sintomo di una politica locale che non guarda al bene delle comunità che le ha dato fiducia. Ma ulteriore sintomo è quello di una cittadinanza che non è cosciente della propria condizione, ignora la propria subalternità a logiche nord-centriche, che colpevolmente non si rende protagonista di uno slancio che possa cambiare la storia. Colpevolmente, sì, poiché non mancano le voci che hanno provato di metterle in guardia. Voci che hanno scelto di ignorare. Ed intanto il Sud si svuota, l’emigrazione giovanile non si arresta, la depressione economica sembra sempre più irreversibile. Il Sud condanna se stesso, purtroppo.


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