Higuain scrive ai napoletani, ecco la lettera-bufala che sta facendo il giro del web
Lug 28, 2016 - Michele Di Matteo
Caro tifoso ti scrivo, la squadra in cui sto andando è l’odiatissima Juventus, è questa la novità. La colpa, però, è tutta del presidente Aurelio De Laurentiis. Questo, nella sostanza, il messaggio che Gonzalo Higuain ha lasciato ai tifosi del Calcio Napoli appena dopo il grande tradimento, il nono nella storia del club azzurro. Peccato che l’unico oggetto a tinte bianche e nere con cui il Pipita ha avuto a che fare negli ultimi giorni sia stata la maglia della Vecchia Signora, indossata per la prima volta ieri all’aeroporto di Caselle.
Niente nero su bianco, infatti, per Higuain, se non la firma sul faraonico contratto che lo legherà alla Juventus per i prossimi cinque anni, a 7 milioni di euro annui. Già, perché in realtà la lettera che il centravanti argentino avrebbe scritto ai tifosi del Napoli per spiegare le sue ragioni è semplicemente una bufala, una missiva puramente immaginaria che gira sul web da ieri a cura del giornale www.internapoli.it che in fondo alla lettera ha precisato che si trattava di una missiva immaginaria. Parole che, forse, molti tifosi azzurri avrebbero voluto sentirsi dire o scrivere dall’uomo che hanno idolatrato durante l’ultimo anno, ma che Higuain non ha mai pronunciato né per iscritto né oralmente, e che però riproponiamo di seguito integralmente.
“Cari tifosi del Napoli, in questi ultimi giorni mi avete riempito di messaggi, e tweet. Voi Volevate sapere cosa stesse succedendo, ma io non potevo parlare. C’era una trattativa in corso e le parti in causa mi avevano chiesto di non fare dichiarazioni. Non ho parlato, però ho letto. Ho letto tante, troppe cose. Ho letto la vostra delusione, avete considerato il mio un tradimento e in verità non vi biasimo. Insieme abbiamo vissuto momenti stupendi, che resteranno per sempre nel mio cuore. Non avrei mai e poi mai pensato di andare via in questa maniera, ma dovete credermi, non c’erano altri modi.
Ora sono un calciatore della Juventus, squadra che fino pochi mesi fa abbiamo combattuto insieme sul campo. La vostra odiata Juventus, ma non sono stato io ad imporlo al presidente. Ormai ho quasi 29 anni e negli ultimi tre ho perso tre finali consecutive con la mia nazionale. Ho provato in tutti i modi a vincere qualcosa di importante con la maglia del Napoli ma senza riuscirci. Non è bastato nemmeno fare il record di gol in Serie A.
Volevamo fare la guerra alla Juve ma il presidente non ci ha armato. Tre stagioni fa, quando venne ad incontrarmi a Madrid mi promise la luna, mi parlò di un progetto importante, che prevedeva la salita sull’Olimpo europeo ed invece nulla, il progetto non è mai iniziato. Ha deciso di non investire nella squadra, di non volere diventare grande ed ad un certo punto non ce l’ho fatta più. Mio fratello Nicolas è stato molto chiaro con lui a gennaio, dicendogli “Gonzalo vuole vincere” e lui, in quell’istante promise investimenti importanti. Gli ho creduto, ma quella fu l’ultima volta che l’ho fatto.
Ero negli Stati Uniti a giocare la Copa America con l’Argentina e mi sentivo al telefono tutti i giorni con mio fratello. Gli chiedevo ogni volta “allora chi abbiamo comprato?” E lui puntualmente mi rispondeva che non c’erano novità. Quando poi è arrivata la dolorosa sconfitta in finale (l’ennesima) contro il Cile, non ce l’ho fatta più ed è a quel punto che ho preso la decisione. Basta con la Nazionale, voglio vincere con una squadra di club. Ero arrabbiato, chiamai Nicolas e gli chiesi se qualche grosso club si fosse interessato a me. Lui mi rispose che qualcosa c’era, ma nessuno era disposto ad investire i 94 milioni della clausola per acquistarmi, nessuno a parte la Juventus che mi corteggiava ormai da mesi.
“La Juventus? Ma mica posso andare proprio alla Juventus? Come la prenderanno poi i tifosi napoletani?” Ed allora, nonostante mi facesse piacere l’interesse di un club cosi importante, chiamai di persona De Laurentiis e gli dissi “Presidente, guardi che mi vogliono Psg ed Arsenal. Per quanto mi riguarda una squadra vale l’altra. Decisa lei qual è l’offerta migliore”. Il presidente non ne volle sapere nulla e mi disse “Ho parlato con entrambi i club e non vogliono pagare la clausola rescissoria ed io, per meno di 94 milioni, non ti lascio andare”.
Da quello che sono venuto a sapere io, l’Arsenal aveva offerto 60 milioni più Giroud, e il Paris Saint Germain era arrivato fino a 70 milioni. Ripeto, a me non importava, non erano problemi miei. Avevo deciso di andarmene, volevo solo andare a vincere qualcosa e a Napoli questo non era possibile. A quel punto dissi a mio fratello “la Juventus mi vuole? Se è disposta a pagare la clausola rescissoria accetto”. Nicolas, dopo aver parlato con Marotta e Paratici era contentissimo “Mi hanno detto che la pagheranno. Ti vogliono con loro a tutti i costi”. Ebbene sì, è cosi che sono andate veramente le cose. Non sono un traditore, o quanto meno non sono l’unico . E’ stato il presidente che ha tradito prima me e poi voi tifosi, non migliorando il Napoli e non rendendolo vincente, e di conseguenza accettando di vendermi alla Juventus pur di non rinunciare ai 94 milioni.
Anche se voi mi avete ormai rimosso, io continuerò per sempre a a portarvi nel mio cuore. Lo farò in silenzio e con rispetto, pensando a cosa sarebbe potuto essere e non è stato”.
Con affetto, Gonzalo Gerardo Higuain