Napoli, da Core ‘ngrato a Higuain: gli 8 ex che hanno tradito per la Juventus


Chi ama non dimentica, nel bene e nel male. Ecco perché alcuni calciatori che durante la loro carriera hanno vestito la maglia del Calcio Napoli oggi sono ricordati dai tifosi azzurri con grande amarezza e, in taluni casi, addirittura vero e proprio odio. E’ il caso di coloro che sono passati dal club di Fuorigrotta all’acerrima nemica di sempre, la Juventus. Un affronto che all’ombra del Vesuvio non potrà essere mai perdonato a nessun calciatore, per quanto possa essere stato amato durante la sua militanza partenopea. Anzi, proprio l’amore mostrato dai tifosi napoletani nei confronti di alcuni di questi “traditori” prima del grande smacco ha deposto e sempre deporrà a loro sfavore.

Sono otto i calciatori che compongono la black list più nera che si possa ricordare nel mondo del calcio, perché Napoli sa amare e odiare come nessun’altra città.

In principio fu Carlo Buscaglia, centrocampista centrale con buone capacità anche nel ruolo di difensore centrale. Ben 10 anni nel Napoli (che lo aveva acquistato dal Casale Calcio) prima di passare alla Juventus nella stagione 1938/1939, all’età di 30 anni. Si sarebbe ritirato nel ’41, ma nel capoluogo campano in pochi avranno applaudito la sua uscita di scena.

Dal trasferimento che forse – complice anche il periodo non proprio recente – meno tifosi azzurri ricordano a quello che di sicuro è cerchiato in rosso tra i ricordi amari del San Paolo passano la bellezza di 34 anni, ma il passaggio di José Altafini sotto la Mole Antonelliana, avvenuto nel calciomercato del 1972/73 è l’evento sportivo su cui a Napoli nessuno metterà mai una pietra sopra. La pietra, anzi, è quello che i napoletani pensano abbia il grande centravanti brasiliano al posto del cuore: nasce così il non invidiabile soprannome di “Core ‘ngrato”. Sette anni Altafini aveva vestito la maglia che sarebbe poi stata di Maradona, ma a 33 anni decise di cambiare casacca, giocando con i bianconeri per altri quattro anni, durante i quali fece vincere proprio lo scudetto alla sua nuova squadra a danno di quella vecchia. Più ingrato di così.

Ma quella stessa stagione il Napoli cedette agli odiati rivali anche un altro grandissimo giocatore, Dino Zoff, forse il più rispettato tra quelli che si sono macchiati di alto tradimento. Il portiere della Nazionale campione del mondo era stato acquistato nel 1967 dal Mantova per quelli che oggi sarebbe 60mila euro. Cinque anni più tardi il Napoli lo avrebbe rivenduto per il triplo, ma l’ottima plusvalenza di certo non avrà lenito la ferita aperta nel grande pubblico napoletano.

Anche perché a tenerla ben viva ci ha pensato due decenni più tardi Ciro Ferrara, che alla colpa di aver accettato il trasferimento dal Napoli alla Juventus aggiunge quella di essere uno degli unici due napoletani (inteso come aggettivo etnico) della lista nera che stiamo snocciolando. Cresciuto proprio nel settore giovanile partenopeo il forte difensore centrale ha l’onore di giocare assieme al mito assoluto, Diego Armando Maradona, con il quale vince anche la Coppa Uefa (fondamentale un suo gol, proprio su assist del pibe de oro, nella finale di ritorno contro lo Stoccarda), due Scudettiuna Coppa Italia. L’epopea del grande Napoli, però, agli inizi degli anni ’90 finisce, così Ferrara nel 1994/95, all’età di 27 anni, decide di accettare l’offerta della Juventus, con cui continuerà a fare incetta di trofei, cancellando però moralmente quelli vinti con la squadra della sua città.

Molto meno clamore fanno i trasferimenti che vedono in seguito protagonisti gli attaccanti Fabio Pecchia (1997/98) e Nicola Amoruso (2001/2002) e del difensore Leandro Rinaudo (2010/2011).

Il tradimento che ha fatto più rumore, in tempo recente, è però quello di Gonzalo Higuain. La scorsa estate l’argentino ha lasciato Napoli per approdare a Torino: un’operazione vicina ai 90 milioni di euro. Un tradimento che brucia ancora nel cuore dei napoletani, che si stanno preparando così per il suo ritorno a Napoli in maglia bianconera.

Dalla lista escludiamo, invece, Fabio Quagliarella. L’attaccante di Castellammare di Stabia approdò nell’agosto del 2010 alla Juventus, abbandonando la maglia azzurra dopo soltanto una stagione. Tanto si è scritto sui motivi che hanno spinto Fabio a questa decisione. Solo recentemente, a fare chiarezza, è stato proprio l’attaccante, il quale ha dichiarato di essere stato vittima di stalking durante i suoi mesi in azzurro.


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