Acquisto Osimhen, “il Napoli rischia la penalizzazione”: cosa sta succedendo
Apr 09, 2025 - Stefano Esposito
La questione legata al trasferimento di Victor Osimhen dal Lille nel 2020 torna a far parlare, con il club partenopeo che potrebbe affrontare conseguenze sportive significative, incluso il rischio di una penalizzazione in classifica. Le ultime notizie, riportate da La Repubblica, rilanciano l’ipotesi di un processo sportivo bis, alimentando apprensione tra i tifosi azzurri.
Acquisto Osimhen, le origini del caso
Tutto ruota attorno all’operazione che ha portato Osimhen a Napoli per una cifra complessiva di circa 70 milioni di euro.
Nell’affare, il club azzurro ha incluso quattro giocatori come contropartite tecniche – i giovani Ciro Palmieri, Luigi Liguori, Claudio Manzi e il portiere Orestis Karnezis – valutati complessivamente intorno ai 20 milioni di euro.
Secondo le indagini della Procura di Roma, queste valutazioni sarebbero state gonfiate, configurando un’ipotesi di falso in bilancio. L’obiettivo, secondo gli inquirenti, sarebbe stato quello di alleggerire l’impatto contabile dell’operazione sul bilancio del Napoli.
Nel 2022, il caso era già stato esaminato dalla giustizia sportiva italiana, che aveva prosciolto il Napoli e il presidente Aurelio De Laurentiis, non riscontrando un sistema strutturato di plusvalenze fittizie come invece era emerso per la Juventus. Tuttavia, nuove testimonianze e documenti raccolti dalla Procura di Roma hanno riacceso i riflettori sulla vicenda.
Gli sviluppi recenti
Aprile 2025 segna un momento cruciale: gli atti dell’inchiesta romana sono stati trasmessi alla Procura Federale della FIGC, che ora ha 30 giorni per valutare se ci siano elementi nuovi rispetto al processo sportivo del 2022.
Secondo La Repubblica, decisive potrebbero essere le deposizioni dei tre giovani calciatori coinvolti nell’operazione, ascoltati dalla Guardia di Finanza. Se le loro parole dovessero rivelare dettagli rilevanti, il procuratore federale Giuseppe Chinè potrebbe chiedere la revocazione del precedente proscioglimento, aprendo la strada a un nuovo procedimento.
Le possibili sanzioni? Si va da una semplice ammenda a una penalizzazione di punti in classifica, quest’ultima eventualità temuta dai tifosi e richiamata dal precedente della Juventus, che nel 2023 ha subito una decurtazione di 10 punti per un sistema di plusvalenze ritenuto illecito.
Le reazioni del Napoli
Il club partenopeo, dal canto suo, si dice tranquillo. I legali di De Laurentiis hanno sempre sostenuto la regolarità delle operazioni, supportati da pareri di consulenti tecnici e enti terzi che attesterebbero la conformità ai principi contabili italiani.
Cosa rischia il Napoli?
Il rischio concreto per il Napoli dipende dall’emergere di “fatti nuovi” che giustifichino la riapertura del caso. Se la Procura FIGC dovesse ravvisare una violazione del principio di lealtà sportiva – come già accaduto per la Juventus – le conseguenze potrebbero includere:
- Multa: Una sanzione economica, certamente meno impattante sulla stagione in corso.
- Penalizzazione in classifica: Una decurtazione di punti, che potrebbe variare da pochi punti a una cifra più significativa, a seconda della gravità accertata.
- Sanzioni personali: Eventuali inibizioni per dirigenti come De Laurentiis o l’amministratore delegato Andrea Chiavelli.
A differenza del caso Juventus, però, qui si contesta una singola operazione e non un sistema reiterato, il che potrebbe portare a una pena più lieve. Tuttavia, tutto dipenderà dall’esito delle valutazioni della Procura Federale nei prossimi giorni.